sabato 13 settembre 2014

Finocchio selvatico



Finocchio selvatico, Foeniculum Vulgare-ombrellifere. RICONOSCIMENTO: erbacea con grossa radice fusiforme e fusto eretto (1,5 m), ramificato e striato. Le foglie, profondamente laciniate, quasi filiformi, sono attaccate al fusto mediante una guaina. I fiori gialli sono riuniti in vistose ombrelle apicali e compaiono in estate. Il frutto è formato da due semi scuri, striati e leggermente schiacciati. 
Tutta la pianta emana un'aroma gradevole. Ama le colline esposte a sole, i luoghi asciutti, le regioni costiere e submontane dell'Italia centromeridionale (più raro in settentrione). Viene coltivato negli orti con varietà selezionate per il consumo del grosso grumolo carnoso. PROPRIETA': contiene amido, zucchero, pectina e un olio essenziale (l'anetolo) balsamico; è galattogogo, carminativo, stomachico, emmenagogo. 

IMPIEGO: decotto e infuso per aumentare la secrezione lattea, per i disturbi da cattiva digestione e contro la nausea. Impacchi con il decotto o cataplasmi di foglie triturate per il gonfiore al seno. I semi pestati e mescolati ad argilla verde ventilata per un dentifricio utile per profumare l'alito e rinforzare le gengive. In cucina i semi trovano largo impiego per aromatizzare pietanze, dolci e liquori; i fusti e i germogli possono essere consumati in insalata o per dare aroma a brodi ed arrosti. 
AVVERTENZE: rispettare scrupolosamente le dosi prescritte, poiché l'anetolo in dosi elevate provoca convulsioni. SI UTILIZZA: i fusti e le foglie tenere; i semi al termine della maturazione, in ottobre-novembre, estratti dalle ombrelle secche per leggera battitura. Raramente si utilizza la radice colta alla fine del primo anno ed essiccata. CURIOSITA': oltre alla varietà dulce, coltivata per il consumo del grumolo carnosa, viene spesso coltivata la varietà sativum per la produzione dei semi aromatici.

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