sabato 13 settembre 2014

Farfara


Farfara (tussillagine), Tussilago Farfara-composite. RICONOSCIMENTO: erbacea rizomatosa con fusto fioriferi (20-30 cm) ricoperti di squame e cotonosi. Le foglie, che compaiono solo dopo la fioritura, sono piuttosto grandi, cuoriformi, glabre nella pagina superiore e cotonose nella pagina inferiore, con margine rozzamente dentato. 
I fiori sono di colore giallo paglierino intenso e compaiono in febbraio-aprile. Pianta piuttosto comune, si rinviene nei terreni umidi e in quelli fangosi e acquitrinosi; è una delle prime piante a fiorire in primavera. PROPRIETA': ricca di sostanze amare, mucillagini, saponine e tannini; è espettorante e calmante della tosse, antinfiammatoria e astringente. 

IMPIEGO: infuso per le affezioni delle vie respiratorie superiori; il succo nel latte caldo aiuta in caso di catarro e bronchite. Per uso esterno: compresse imbevute di decotto per calmare eruzioni cutanee e infiammazioni anche vaginali; allo stesso scopo anche lavaggi con l'infuso. In cosmesi viene utilizzato per combattere le rughe; l'infuso aggiunto nell'acqua del bagno ha effetto emolliente. 
AVVERTENZE: se ne sconsiglia l'uso prolungato  e in gravidanza poiché contiene alcaloidi tossici per il fegato. Filtrare accuratamente il preparato per la presenza di peli. SI UTILIZZA: i fiori colti all'inizio della fioritura; le foglie giovani (giugno-luglio) senza il picciolo. CURIOSITA': l'utilizzo delle foglie essiccate come tabacco sembra sia di aiuto per chi soffre di asma.

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