giovedì 9 aprile 2015

Olivo


Olivo, Olea Europaea - oleacee. RICONOSCIMENTO: albero (10 metri) sempreverde dal caratteristico portamento, con tronco contorto. le foglie sono opposte, di colore verde scuro sulla pagina superiore e argentata sulla pagina inferiore,  con forma lanceolata e consistenza coriacea. I fiori, insignificanti, sono di colore bianchiccio e riuniti in racemi. Il frutto è una drupa carnosa di forma ovale, ricca di olio, con all'interno un grosso seme duro. La pianta può superare i 600 anni di vita. 
Tipico delle regioni mediterranee a clima temperato, tanto da essere la pianta più rappresentativa dell'intero areale. Cresce e viene coltivato in pianura quanto in collina, in prossimità del mare e dei laghi prealpini. Viene coltivato con diverse varietà per il consumo delle olive da tavola e per la produzione dell'olio. PROPRIETA': ipotensivo, emolliente, lassativo, tonico epatico. 

IMPIEGO: l'olio nell'alimentazione viene assunto come rimedio (meglio se a digiuno) per ulcera gastrica, stipsi e calcoli. Il decotto o la polvere delle foglie o della corteccia per reumatismi, gotta e ipertensione arteriosa. Per uso esterno: il decotto può essere impiegato in lavaggi di piaghe e ferite o in compresse per emorroidi; olio assunto per bocca o con enteroclismi per stipsi; ancora olio per massaggiare gengive infiammate. In cosmesi l'olio di oliva viene utilizzato per ammorbidire la pelle e nutrire i capelli. Numerosissimi gli impieghi in campo alimentare sia dei frutti che dell'olio da essi estratto. 
SI UTILIZZA: le foglie raccolte per tutto l'anno; la corteccia raccolta in febbraio-marzo o ottobre-novembre; i frutti raccolti da novembre a gennaio. Dai frutti si ricava l'olio di oliva del quale, in campo medicinale e dietetico, si considera solo quello estratto con pressione a freddo. AVVERTENZE: se si usa l'olio di oliva come rimedio, si raccomanda di scegliere un  prodotto di qualità, meglio se di prima spremitura a freddo, le cui proprietà non sono quindi state alterate dal processo di produzione. 

Noce


Noce, Juglans Regia - juglandacee. RICONOSCIMENTO: albero (20 metri) vigoroso, con portamento possente e ramificazioni solide, corteccia di colore grigio-cinerognolo che tende a screpolarsi con l'invecchiamento. Le foglie, piuttosto grandi, sono imparipennate e composte da 7-9 foglioline. In primavera compaiono i fiori: di colore verdastro e riuniti in amenti pendenti quelli maschili, raggruppati in 2-5 alle estremità dei rami quelli femminili.
Il frutto è una drupa ovoidale, la noce, ricoperta di un mallo polposo verde all'inizio, scuro e oleoso a maturazione. Tipico delle zone montane, il noce viene frequentemente coltivato sia in ambiente alpino che appenninico, dai 500 ai 1000 metri di quota. PROPRIETA': ricco di vitamina A, PP e gruppo B, oli e tannino sopratutto; è nutritivo, tonico, stimolante, stomachico, blandamente lassativo (la corteccia). 

IMPIEGO: l'infuso, sciroppo o vino per anemia e stanchezza, rachitismo, digestione difficile e depurazione dell'organismo. Molti sono gli usi esterni: succo del mallo contro leucorrea ed infiammazioni vaginali; gargarismi con l'infuso per infiammazioni di bocca e gola o impacchi e lavaggi per crosta lattea, irritazioni della pelle, infiammazioni degli occhi. tra gli usi cosmetici; infuso per lavare capelli contro forfora e caduta; nell'acqua del bagno per tonificare e ammorbidire la pelle. Il frutto secco viene utilizzato in cucina per il consumo tal quale e la preparazione di dolci e liquori. 
SI UTILIZZA: le foglie raccolte in estate e fatte essiccare in luogo semi-ombroso; il mallo fresco, quando è ancora verde; i frutti, ossia le noci, raccolte in ottobre e fatte essiccare per un certo periodo prima di consumarle. AVVERTENZE: non si deve associare il noce con altri rimedi, se non dietro prescrizione medica. E' infatti incompatibile con taluni vegetali. Le noci e l'olio di noce non vanno conservati a lungo perché soggetti ad irrancidimento. 

Nepetella


Nepetella (anche calaminta, mentuccia), Calamintha Officinalis - labiate. RICONOSCIMENTO: erbacea con rizoma stolonifero e fusti eretti (30 cm), esili e ramificati; le foglie, dotate di picciolo, sono opposte, ovali, con margine dentato quelle superiori, di forma tonda quelle inferiori. Da giugno ad agosto porta fiori di colore rosa intenso, riuniti in piccoli gruppi. Tutta la pianta presenta un aroma simile a quello della menta. 
Frequente sia in pianura che in montagna (1500 metri) nei luoghi freschi e ombrosi, nei terreni incolti; spesso forma ampie colonie. PROPRIETA': presenta oli essenziali, mucillagine, tannino, sostanze amare; è carminativa, tonica, antispasmodica. 

IMPIEGO: ha gli stessi impieghi della menta, l'infuso è utile per tutti i problemi legati alla cattiva digestione, oltre che per dolori al ventre, vertigini, disturbi bronchiali. L'infuso può essere aggiunto all'acqua del bagno per un effetto tonico e stimolante o utilizzato (allo stesso scopo) per tamponare la pelle del viso. In cucina viene usata per aromatizzare carni e verdure. 
SI UTILIZZA: foglie e sommità fiorite, raccolte nel momento della fioritura, legate in fasci lenti e fatte essiccare in luogo ombroso e ventilato. CURIOSITA': si crede abbia effetto afrodisiaco e a questo scopo si confeziona un vino in cui viene associata a cannella, chiodi di garofano e vaniglia.