martedì 31 marzo 2015

Limone


Limone, Citrus Limonum - rutacee. RICONOSCIMENTO: alberello (10 metri) sempreverde con corteccia liscia, rami spinosi, foglie picciolate, appuntite, di forma larga ed ellittica a margine seghettato. I fiori , posti all'ascella fogliare, sono bianchi spesso con sfumature rosate all'esterno e compaiono, a seconda della zona di coltivazione, dalla primavera all'estate. Il frutto è un esperidio di forma ovale, con scorza più o meno sottile e bitorzoluta, verde da giovane e giallo citrino a maturità. 
Originario dell'Asia, il limone si è diffuso nell'area mediterranea e, quindi, in Italia meridionale ed insulare; è presente anche nei laghi prealpini italiani. PROPRIETA': presenta oli essenziali, acido citrico, acido malico, vitamine C, del gruppo B e A, sali minerali e oligominerali. Oltre ad avere un'azione equilibrante sul metabolismo, è rinfrescante, tonico, diuretico, digestivo, antisettico,astringente e vitaminizzante. 

IMPIEGO: l'assunzione regolare a digiuno del succo di limone ha azione depurativa su tutto l'organismo ed è consigliata per nausee, reumatismi, inappetenza, bronchiti, digestione difficile, diarrea ed enteriti. Periodi di cura con succo di limone avranno una benefica azione purificante sul sangue; assunto durante cure dimagranti agevola la diuresi. 
Il succo è un ottimo tonico per la pelle del viso; risciacquarsi i capelli con acqua e limone li rende morbidi e lucenti. In profumeria viene molto usata l'essenza come aroma ed antisettico. Molto impiegato a scopo alimentare sia il frutto tal quale sia il succo per aromatizzare differenti pietanze, bevande, liquori ecc. SI UTILIZZA: del limone si può utilizzare tutto (fiori, foglie, rametti) ma in genere ci si limita al succo fresco, spremuto dai frutti maturi, e alla scorza degli stessi particolarmente ricca di ghiandole oleifere. AVVERTENZE: evitare la scorza se i frutti provengono da coltivazioni in cui si effettuano trattamenti con prodotti tossici. 

Licopodio


Licopodio (erba strega), Lycopodium clavatium - licopodiacee. RICONOSCIMENTO: crittogama con fusto strisciante (1 metro) attorniato da foglie strettissime. Privo di fiori, il licopodio si riproduce tramite sporangi situati alla sommità del fusto in numero di 2-3 e portati alle foglie. Gli sporangi hanno un colore giallino e maturano in estate. 
Cresce allo stato spontaneo in luoghi freschi, pascoli e radure boscose delle Alpi e degli Appennini fino a oltre 2000 metri di quota. PROPRIETA': presenta oli essenziali, sali minerali, cellulosa; è assorbente, rinfrescante e lenitivo. 

IMPIEGO: polvere e unguento per uso esterno in caso di irritazioni cutanee, dermatiti, piccole ferite, ragadi. Particolarmente adatto ad essere utilizzato a mo' di talco sulla pelle arrossata dei neonati. La polvere può essere mischiata al talco per rinfrescare la pelle del corpo. SI UTILIZZA: le spore quando lo sporangio è maturo, ossia in estate. 
Con il setacciamento, lo sporangio lascia cadere la polvere sporifera che viene fatta rapidamente essiccare; si conserva all'asciutto , in un vasetto di vetro ben chiuso. AVVERTENZE: a contatto col fuoco la polvere di licopodio brucia fiammeggiando, per questo in passato veniva utilizzata per la fabbricazione di rudimentali fuochi d'artificio.

Lavanda


Lavanda, Lavanda officinalis, L. angustifolia - labiate. RICONOSCIMENTO: suffrutici perenni e sempreverdi di piccole dimensioni (60-100 cm), legnose alla base, con rami laterali leggermente prostrati. Ha foglie lanceolate-lineare di colore verde grigiastro e fiori, alquanto profumati, di colore violetto raggruppati in spighe. 
La fioritura avviene in estate. Pianta rustica e resistente, allo stato spontaneo la lavanda cresce sulle colline aride e sassose dell'Italia meridionale. Viene coltivata in ampie distese per la produzione dell'essenza, anche in orti e giardini come pianta ornamentale. PROPRIETA': presenta un olio essenziale particolarmente attivo ed è antisettica delle vie urogenitali, pettorale, antidepressiva. 

IMPIEGO: infuso e tintura per le affezioni delle vie respiratorie ed in caso di leucorrea, cistite, emotività eccessiva, emicrania; per la leucorrea anche irrigazioni vaginali. L'infuso aggiunto nell'acqua del bagno per calmare le persone nervose e per sciacquare i capelli dopo lo shampoo in caso di seborrea. Molto utilizzata a livello industriale per la produzione di saponi e di altri prodotti cosmetici. Anche se può risultare strano, la lavanda può essere anche impiegata in cucina in dosi molto piccole per dare alle pietanze un aroma insolito. 
AVVERTENZE: attenersi scrupolosamente alle dosi prescritte. incompatibile con ferro e iodio. SI UTILIZZA: le sommità fiorite fatte essiccare in luogo ombroso e ventilato. CURIOSITA': le spighe fiorali mantengono a lungo il profumo intenso e possono essere conservate in sacchetti e vasetti per profumare ambienti e armadi. In Italia sono presenti diverse specie di lavanda, che dimostrano, però , tutte le medesime proprietà medicinali.

Lattuga


Lattuga, Lactuca sativa - composite. RICONOSCIMENTO: erbacea annuale con radice a fittone ricco di radichette, da cui si sviluppa una rosetta di foglie larghe, intere e glabre, la cui forma differisce a seconda della varietà. Dalla rosetta di foglie si sviluppa anche il fusto fiorale che porta fiori gialli racchiusi a pannocchia. 
Sotto il nome generico di lattuga vengono raggruppate diverse varietà annuali o biennali, coltivate negli orti per il consumo delle foglie, larghe e intere, che vanno colte prima che inizi la crescita del fusto e la secrezione del lattice. PROPRIETA': ricca di ferro, potassio, calcio e magnesio, è calmante, emolliente, sedativa, leggermente anafrodisiaca. 

IMPIEGO: il consumo della pianta fresca aiuta in caso di anemia, nervosismo e stipsi; è in oltre utile ad abbassare la pressione sanguigna. Succo fresco, infuso e decotto delle foglie, polvere dei semi per combattere il nervosismo, la stipsi, la tosse, l'asma e dolori reumatici. Cataplasmi di foglie sul petto per calmare la tosse e su grossi foruncoli. Lavare il viso con decotto di lattuga aiuta in caso di pelle arrossata e congestionata; per lo stesso scopo ed in caso di scottature è possibile impiegare anche la polpa triturata delle foglie. Verdura molto usata in cucina sia cruda che cotta. 
SI UTILIZZA: la parte più attiva è sicuramente il lattice presente nelle foglie, ma in genere si usano le foglie (gambo compreso) e la polvere dei semi. CURIOSITA': dalle foglie e dallo stelo si ricava il lattice che, previa essiccazione al sole, prende il nome di "lattucario" ed è utilizzato come calmante e antispastico. Si consiglia di somministrare ai bambini l'acqua di cottura della pianta per combattere il catarro notturno e l'insonnia. 

lunedì 30 marzo 2015

Lampone


Lampone, Rubus Ideaus - rosacee. RICONOSCIMENTO: arbusto stolonifero con molti fusti (2 metri), inizialmente semplici ed eretti poi, al secondo anno, arcuati e ramificati. Le foglie, verdi nella pagina superiore e bianco-tomentose nella pagina inferiore, sono imparipennate, suddivise in 3-7 foglioline ovate, seghettate. I fiori, bianchi, piccoli, riuniti in grappoli, compaiono al secondo anno in primavera-estate. 
I frutti sono rosa carico giallo oro, appena pelosi, formati da tante piccole drupe strette tra loro. Cresce spontaneamente nelle boscaglie, nelle radure ombrose fino a 2000 metri di quota. viene coltivato con diverse varietà selezionate anche su larga scala per il consumo dei frutti. PROPRIETA': ricco di vitamina C, zucchero, acido citrico, sali minerali, tannino e pectina; è rinfrescante, lassativo, antinfiammatorio, astringente. 

IMPIEGO: infuso, decotto e sciroppo per stipsi, mestruazioni dolorose, per favorire la diuresi e disintossicare l'organismo. Per uso esterno, compresse di decotto di foglie per ragadi ed emorroidi; gargarismi sia con il decotto di foglie, sia con il succo dei frutti per combattere le infiammazioni della gola; compresse imbevute nel succo e lavaggi per infiammazioni cutanee. 
I frutti vengono frequentemente usati per la preparazione di dessert, conserve dolci, aceto e liquori. Benché anche le radici di lampone siano commestibili, il loro utilizzo non è molto frequente; prima di consumarle occorre raschiarle e cuocerle a lungo per farle diventare tenere. SI UTILIZZA: i frutti in estate, allorché sono maturi; i fiori e le foglie fatti essiccare in luogo ombroso e ventilato. CURIOSITA': in passato se ne consigliava la somministrazione alle donne in gravidanza per facilitare il parto e scongiurare il rischio di aborto. 

Issopo


Issopo, Hissopus officinalis - labiate. RICONOSCIMENTO: perenne a portamento cespuglioso, con esili fusti (50-60 cm) eretti, fitti, quadrangolari e foglie piccole di forma oblunga-lanceolata, con nervatura evidenziata. All'ascella delle foglie in estate compaiono i fiori di un bel colore blu violetto, raccolti in spighe. 
Diffuso nei climi temperati e miti, predilige le zone soleggiate della collina e della montagna, i terreni asciutti e sassosi. Spesso viene coltivata come aromatica. PROPRIETA': presenta oli essenziali, flavonoidi e tannini; è pettorale, carminativa, depurativa, cicatrizzante. 

IMPIEGO: infuso, decotto come tonico del sistema nervoso, per ansia, tosse e raucedine, meteorismo e cattiva digestione; per una cura depurativa al termine dell'inverno assumere 2 tazze di infuso per 15 giorni. L'infuso presenta molteplici usi esterni: in compresse per gli occhi stanchi; usata quotidianamente come lozione per il viso aiuta a purificare la pelle; in compresse e lavaggi per la pulizia e la cicatrizzazione di piaghe e ferite; per sciacqui e gargarismi contro le infiammazioni della gola. In cucina viene impiegata come aromatica per insaporire diverse pietanze, oltre che liquori ed aceti. 
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SI UTILIZZA: le foglie e le sommità fiorite colte all'inizio della fioritura, essiccate in luogo ombroso e ventilato e conservate all'asciutto. AVVERTENZE: in dosi elevate l'essenza può causare crisi epilettiche in soggetti predisposti. La pianta è controindicata per chi soffre di malattie nervose; comunque in caso di disturbi gravi, è sempre meglio consultare il medico prima di assumerla

Ippocastano





Ippocastano ( castano d'India, castano dei cavalli) Aesculus Hippocastanum- ippocastanacee. RICONOSCIMENTO: albero maestoso (30 metri) con chioma molto fitta ed espansa, grossi rami a corteccia scura screpolata. Le foglie, dotate di lungo picciolo, sono composte da 5-7 foglioline obovate, dentate, di colore verde scuro. In primavera compaiono i fiori, bianchi, punteggiati di giallo o rosso, raccolti in grappoli vistosi. 
Il frutto è una capsula verde spinosa contenente 1-2 grossi semi marroni. Originario dell'Asia, è molto diffuso in ambiente collinare e pedemontano fino a 1000 metri di quota; spesso viene coltivata come pianta ornamentale. PROPRIETA': ricco di tannino, è febbrifugo e vasodilatatore. 

IMPIEGO: alcolato, decotto (ha sapore particolarmente amaro, quindi non è gradito da tutti) e vino per disturbi della circolazione; allo scopo è utile anche il decotto aggiunto all'acqua del bagno. Per uso esterno l'unguento per varici, emorroidi e geloni. Contro la couperoseutilizzare il filtrato del decotto di frutti privati della scorza; la farina dei frutti, mescolata a farina di mandorle dolci, avena e olio, è un'ottima pasta per massaggiare le mani sciupate. 
AVVERTENZE:somministrare solo dietro prescrizione medica. Mai consumare la scorza e la corteccia dei frutti e dei semi, e mai consumare frutti e semi freschi, perché tossici. SI UTILIZZA: la corteccia dei rami; le foglie; i semi; assai simili alle castagne ma di dimensioni più grandi, raccolti maturi in autunno, pelati e lasciati essiccare al sole. CURIOSITA': la tradizione consiglia di tenere in tasca i frutti dell'ippocastano per allontanare il raffreddore.