martedì 31 marzo 2015

Licopodio


Licopodio (erba strega), Lycopodium clavatium - licopodiacee. RICONOSCIMENTO: crittogama con fusto strisciante (1 metro) attorniato da foglie strettissime. Privo di fiori, il licopodio si riproduce tramite sporangi situati alla sommità del fusto in numero di 2-3 e portati alle foglie. Gli sporangi hanno un colore giallino e maturano in estate. 
Cresce allo stato spontaneo in luoghi freschi, pascoli e radure boscose delle Alpi e degli Appennini fino a oltre 2000 metri di quota. PROPRIETA': presenta oli essenziali, sali minerali, cellulosa; è assorbente, rinfrescante e lenitivo. 

IMPIEGO: polvere e unguento per uso esterno in caso di irritazioni cutanee, dermatiti, piccole ferite, ragadi. Particolarmente adatto ad essere utilizzato a mo' di talco sulla pelle arrossata dei neonati. La polvere può essere mischiata al talco per rinfrescare la pelle del corpo. SI UTILIZZA: le spore quando lo sporangio è maturo, ossia in estate. 
Con il setacciamento, lo sporangio lascia cadere la polvere sporifera che viene fatta rapidamente essiccare; si conserva all'asciutto , in un vasetto di vetro ben chiuso. AVVERTENZE: a contatto col fuoco la polvere di licopodio brucia fiammeggiando, per questo in passato veniva utilizzata per la fabbricazione di rudimentali fuochi d'artificio.

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