martedì 26 agosto 2014

Arancio amaro e dolce


Arancio amaro e dolce (arancio forte o melangolo(arancio amaro)), Citrus Aurantium varietà bigardia e varietà dulcis-rutacee. RICONOSCIMENTO: alberello elegante (5 m) dal portamento talvolta arbustivo; ha foglie persistenti di colore verde intenso, coriacee, ovali, con margine intero o finemente dentato. I fiori sono di colore bianco, piacevolmente profumati, grandi e in genere ermafroditi. 
Il frutto è un esperidio di grandi dimensioni di forma sferica o ovoidale, con scorza verde da giovane e di un bel colore aranciato a piena maturità. Originario dell'Asia sud-orientale, si è diffuso nell'Italia meridionale dove la varietà dolce è intensamente coltivata; questa varietà si coltiva anche lungo le coste tirreniche e in alcune zone lacustri del nord. 

L'arancio amaro, benché meno apprezzabile nel sapore, dimostra proprietà assai simili a quello dolce e, in campo fitoterapico, viene maggiormente stimato e utilizzato. PROPRIETA': ricco di olio essenziale e vitamine (C, A, PP, gruppo B) è un'ottimo rimedio per chi soffre di avitaminosi o è convalescente. L'arancio amaro è sedativo, anti piretico e sudorifero. 
IMPIEGO: l'infuso di fiori e foglie di arancio amaro è consigliato agli insonni e ipertesi; quello di scorze agevola la digestione. Il consumo del frutto fresco aiuta in caso di raffreddamento e fragilità capillare. L'olio essenziale viene utilizzato anche i cosmesi, e la polpa del frutto applicata sul viso è un'eccellente anti rughe. In casa potrete aggiungere all'acqua del bagno un infuso di foglie di arancio amaro per ottenere una pelle morbida e profumata. 

L'impiego alimentare dei frutti e dall'essenza ricavata dalla scorza dei frutti è vastissimo. SI UTILIZZA: dell'arancio dolce i frutti maturi e la corteccia; dell'arancio amaro si impiegano le foglie, la scorza dei frutti, i fiori raccolti prima dell'apertura.