giovedì 2 aprile 2015

Margheritina




Margheritina (pratolina, margherita di campo), Bellis Perennis - composite. RICONOSCIMENTO: piccola erbacea perenne, con breve radice fittonosa e cespitosa e steli eretti (15 cm). Le foglie basali, disposte a rosetta, sono obovate e spatolate. All'apice degli steli porta capolini con fiori gialli, circondati ad ligule bianche sfumate di rosa, che si chiudono la sera. 
La pianta spontanea è molto comune nei prati umidi di pianura e montagna; nei giardini viene coltivata a scopo ornamentale in varietà selezionate. PROPRIETA': presenta sostanze amare e resinose, tannino e gomma, è vulneraria, blandamente bechica, diuretica. IMPIEGO: macerato, infuso e decotto per regolare vescica e intestino; per uso esterno cataplasma dei fiori pestati contro traumi e contusioni; gargarismi con il decotto per infiammazioni della bocca e della gola. 

Il vino di pratolina è utile contro il mal di testa e la renella. In cucina viene usata la rosetta fogliare prima della fioritura e, poi, le sole foglioline più tenere. Può essere mangiata in insalata ma, poiché il sapore non è dei migliori, è meglio mescolarla ad altre piante selvatiche. SI UTILIZZA: la rosetta fogliare prima della fioritura, tagliandola all'altezza del colletto. A volte vengono raccolti anche i fiori. 
CURIOSITA': non deve essere confusa con la comune margherita dei prati, Leucanthemum vulgare, di dimensioni più grandi e appartenente allo stesso gruppo dei crisantemi. Anche i fiori di questa margherita, comunque, presentano virtù medicinali (sono tossifughi, antispasmodici e astringenti) e vengono consigliati per infuso contro tosse, dolori addominali, coliche intestinali e per stimolare il flusso mestruale. 



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