Origano (anche dittamo selvatico, erba acciuga) Origanum vulgare - labiate RICONOSCIMENTO: erbacea perenne cespitosa, con fusto (50 cm) eretto, legnoso, ramificato superiormente e rossastro. Le foglie sono opposte, picciolate e di forma ovale con colorazione differente sulle due pagine. I fiori, di un bel colore rosato, compaiono in estate raccolti in pannocchie terminali.
Comune nelle regioni mediterranee, predilige i luoghi assolati, siccitosi, colline soleggiate, le montagne aspre e riarse dal sole. Viene spesso coltivato anche negli orti come pianta aromatica. PROPRIETA': presenta tannino e sostanza amara ed è ricco di un olio essenziale particolarmente aromatico che ha le stesse proprietà di quello di timo; in particolare è tonico, stomachico, antisettico, espettorante.
IMPIEGO: sparso sul cibo per i disturbi dovuti a cattiva digestione (meteorismo, emicranie ecc.); infuso e vino per stimolare le funzioni dello stomaco, risolvere i mal di testa, dolori ventrali e raffreddore. Suffumigi per raffreddore; gargarismi per gola infiammata; cataplasma caldo delle foglie in caso di torcicollo. In profumeria viene utilizzata l'essenza; l'infuso unito all'acqua del bagno ha effetto stimolante, profuma e purifica la pelle. In cucina viene largamente impiegato come pianta aromatica per insaporire carni arrosto e in umido, pesce salse, pizze e conserve.
SI UTILIZZA: le foglioline e sopratutto le sommità fiorite che vanno raccolte in estate, in piena fioritura. Può essere essiccato in luogo ombroso e ventilato. AVVERTENZE: data la caratteristica estremamente volatile dell'olio essenziale, si raccomanda si essiccare velocemente le parti di origano destinate alla conservazione, così da non ridurne le virtù aromatiche e curative. Spesso dai più inesperti viene confuso con la maggiorana.
Ontano nero (anche alno), Alnus Glutinosa - betullacee. RICONOSCIMENTO: albero dal fusto diritto (25 metri), con corteccia di colore grigiastro quando la pianta è giovane e che assume tonalità brunastre con il passare degli anni. Nelle zone acquitrinose presenta grosse radici esterne che ancorano l'albero al suolo fangoso. Le foglie, picciolate e di colore verde brillante, sono ovali arrotondate, con margine irregolarmente dentato; la loro caratteristica più evidente è sicuramente la punta, che rientra leggermente all'interno.
I fiori sono riuniti in infiorescenze maschili e femminili e compaiono prima delle foglie; le prime di colore giallo-rossastro sono riunite sotto forma di amenti penduli allungati e vistosi; quelle femminili formano infiorescenze rotondeggianti a forma di pigna e dotate di squame legnose. Diffuso sopratutto al Nord, dalla pianura fino a 1000 metri di quota; predilige le boscaglie umide, le rive dei fiumi, le zone paludose.
PROPRIETA': particolarmente ricco di tannini, viene consigliato come antinfiammatorio, febbrifugo, astringente, cicatrizzante. IMPIEGO: decotto, infuso e macerato per raffreddore, febbre e influenza. Il decotto per: gargarismi contro le affezioni della bocca o della gola; lavaggi di ulcere cutanee e piaghe; irritazioni vaginali per leucorrea. A fini cosmetici si può utilizzare il decotto della corteccia per la pulizia del viso.
SI UTILIZZA: la corteccia dei rami di 2-3 anni raccolta a febbraio ed essiccata al sole; le foglie verdi, raccolte in maggio-luglio ed essiccate all'ombra. CURIOSITA': il legno dell'ontano è particolarmente resistente all'acqua, tanto che veniva usato per la costruzione di palafitte e ponti. In passato la si credeva una pianta maledetta per la caratteristica del legno di assumere una tonalità rossastra appena tagliato.
Ononide (anche arrestabue, bulinaca, stancabue), Ononis Spinosa - papilionacee. RICONOSCIMENTO: cespuglio spinoso, con radice fittonante e fusti inizialmente prostrati e quindi eretti (70 cm), legnosi nella parte inferiore. Le foglie sono alterne, con breve picciolo, composte da tre foglioline lineari-oblunghe, con margine finemente dentato. Dalla primavera all'estate porta fiori rosa riuniti in racemi apicali. Il frutto è un legume di forma ovale.
Frequente nei luoghi incolti, nei terreni asciutti, lungo i sentieri, nei pascoli, nei terreni argillosi. Viene a volte considerata una pianta infestante poiché dotata di radici tenaci. PROPRIETA': presenta principi amari, amido, pectine, olio essenziale e sali minerali; è utilizzata come diuretica e per agevolare l'espulsione di calcoli sia renali che vescicali.
IMPIEGO: decotto, infuso, polvere o tintura per cistiti e, in generale, per depurare e contrastare le affezione dell'apparato genitale urinario; per l'effetto diuretico si dimostra utile anche in caso di reumatismi. Per uso esterno si consiglia il decotto in gargarismi per gola infiammata e gengive sensibili; lavaggi e compresse per i pelli colpite da infiammazioni; come lozione per il vico in caso di acne. I teneri germogli vengono considerati dai buongustai una vera leccornia. Possono essere mangiati crudi (il sapore ricorda vagamente quello delle fave) in insalata, lessati in accompagnamento a formaggi saporiti o in minestre.
SI UTILIZZA: sopratutto le radici raccolte in primavera o autunno, pulite, tagliate a pezzi ed essiccate in luogo ombroso e ventilato; meno spesso le foglie e i fiori. A uso alimentare anche i germogli più teneri, in primavera prima della fioritura. CURIOSITA': pianta cespugliosa e spinosa,dotata di radici profonde, veniva utilizzata per recintare i pascoli del bestiame.
Olmaria (anche ulmaria, regina dei prati), Filipendula = Spiraea Ulmaria - rosacee. RICONOSCIMENTO: erbacea con fusto eretto (1,5 metri), robusto, con sfumature rossicce. Le foglie sono pennate, diseguali, con margine dentato. Da giugno a luglio compaiono i fiori bianco-giallognolo riuniti in infiorescenze piumose.
Poco frequente in Italia centrale e assente nelle zone più tipicamente mediterranee; in settentrione è presente lungo i fossati, i torrenti, nei terreni umidi, fino a oltre i 1500 metri di quota. PROPRIETA': ricca di principi attivi, ferro e magnesio, è diuretica, sudorifera e astringente. Dalla distillazione dei fiori si ricava l'olio di olmaria, rimedio spesso consigliato in erboristeria come diuretico.
IMPIEGO: infuso per reumatismi e gotta, arteriosclerosi, cellulite e tutte quelle affezioni dovute ad accumulo di acidi urici, di cui la prima favorisce l'eliminazione attraverso le urine ed il sudore. L'infuso può essere usato in impacchi e bagni per piedi e mani gonfi. In cucina può essere mescolata ad altre verdure per preparare minestre e zuppe rinfrescanti. Le infiorescenze vengono spesso impiegate per aromatizzare vini dolci ai quali conferiscono un sentore di moscato.
AVVERTENZE: non si deve mai bollire la pianta. SI UTILIZZA: le foglie e le sommità fiorite raccolte a fioritura iniziata e fatte velocemente essiccare. Meno frequentemente le radici raccolte in settembre-ottobre ed anch'esse essiccate. CURIOSITA': nelle regioni centrali e meridionali si rinviene con più facilità F. exapetala, chiamata comunemente erba peperina o filipendula, le cui radici presentano le stesse proprietà dell'olmaria e le cui foglie, tra l'altro, vengono molto apprezzate dagli animali.
Olivo, Olea Europaea - oleacee. RICONOSCIMENTO: albero (10 metri) sempreverde dal caratteristico portamento, con tronco contorto. le foglie sono opposte, di colore verde scuro sulla pagina superiore e argentata sulla pagina inferiore, con forma lanceolata e consistenza coriacea. I fiori, insignificanti, sono di colore bianchiccio e riuniti in racemi. Il frutto è una drupa carnosa di forma ovale, ricca di olio, con all'interno un grosso seme duro. La pianta può superare i 600 anni di vita.
Tipico delle regioni mediterranee a clima temperato, tanto da essere la pianta più rappresentativa dell'intero areale. Cresce e viene coltivato in pianura quanto in collina, in prossimità del mare e dei laghi prealpini. Viene coltivato con diverse varietà per il consumo delle olive da tavola e per la produzione dell'olio. PROPRIETA': ipotensivo, emolliente, lassativo, tonico epatico.
IMPIEGO: l'olio nell'alimentazione viene assunto come rimedio (meglio se a digiuno) per ulcera gastrica, stipsi e calcoli. Il decotto o la polvere delle foglie o della corteccia per reumatismi, gotta e ipertensione arteriosa. Per uso esterno: il decotto può essere impiegato in lavaggi di piaghe e ferite o in compresse per emorroidi; olio assunto per bocca o con enteroclismi per stipsi; ancora olio per massaggiare gengive infiammate. In cosmesi l'olio di oliva viene utilizzato per ammorbidire la pelle e nutrire i capelli. Numerosissimi gli impieghi in campo alimentare sia dei frutti che dell'olio da essi estratto.
SI UTILIZZA: le foglie raccolte per tutto l'anno; la corteccia raccolta in febbraio-marzo o ottobre-novembre; i frutti raccolti da novembre a gennaio. Dai frutti si ricava l'olio di oliva del quale, in campo medicinale e dietetico, si considera solo quello estratto con pressione a freddo. AVVERTENZE: se si usa l'olio di oliva come rimedio, si raccomanda di scegliere un prodotto di qualità, meglio se di prima spremitura a freddo, le cui proprietà non sono quindi state alterate dal processo di produzione.
Noce, Juglans Regia - juglandacee. RICONOSCIMENTO: albero (20 metri) vigoroso, con portamento possente e ramificazioni solide, corteccia di colore grigio-cinerognolo che tende a screpolarsi con l'invecchiamento. Le foglie, piuttosto grandi, sono imparipennate e composte da 7-9 foglioline. In primavera compaiono i fiori: di colore verdastro e riuniti in amenti pendenti quelli maschili, raggruppati in 2-5 alle estremità dei rami quelli femminili.
Il frutto è una drupa ovoidale, la noce, ricoperta di un mallo polposo verde all'inizio, scuro e oleoso a maturazione. Tipico delle zone montane, il noce viene frequentemente coltivato sia in ambiente alpino che appenninico, dai 500 ai 1000 metri di quota. PROPRIETA': ricco di vitamina A, PP e gruppo B, oli e tannino sopratutto; è nutritivo, tonico, stimolante, stomachico, blandamente lassativo (la corteccia).
IMPIEGO: l'infuso, sciroppo o vino per anemia e stanchezza, rachitismo, digestione difficile e depurazione dell'organismo. Molti sono gli usi esterni: succo del mallo contro leucorrea ed infiammazioni vaginali; gargarismi con l'infuso per infiammazioni di bocca e gola o impacchi e lavaggi per crosta lattea, irritazioni della pelle, infiammazioni degli occhi. tra gli usi cosmetici; infuso per lavare capelli contro forfora e caduta; nell'acqua del bagno per tonificare e ammorbidire la pelle. Il frutto secco viene utilizzato in cucina per il consumo tal quale e la preparazione di dolci e liquori.
SI UTILIZZA: le foglie raccolte in estate e fatte essiccare in luogo semi-ombroso; il mallo fresco, quando è ancora verde; i frutti, ossia le noci, raccolte in ottobre e fatte essiccare per un certo periodo prima di consumarle. AVVERTENZE: non si deve associare il noce con altri rimedi, se non dietro prescrizione medica. E' infatti incompatibile con taluni vegetali. Le noci e l'olio di noce non vanno conservati a lungo perché soggetti ad irrancidimento.
Nepetella (anche calaminta, mentuccia), Calamintha Officinalis - labiate. RICONOSCIMENTO: erbacea con rizoma stolonifero e fusti eretti (30 cm), esili e ramificati; le foglie, dotate di picciolo, sono opposte, ovali, con margine dentato quelle superiori, di forma tonda quelle inferiori. Da giugno ad agosto porta fiori di colore rosa intenso, riuniti in piccoli gruppi. Tutta la pianta presenta un aroma simile a quello della menta.
Frequente sia in pianura che in montagna (1500 metri) nei luoghi freschi e ombrosi, nei terreni incolti; spesso forma ampie colonie. PROPRIETA': presenta oli essenziali, mucillagine, tannino, sostanze amare; è carminativa, tonica, antispasmodica.
IMPIEGO: ha gli stessi impieghi della menta, l'infuso è utile per tutti i problemi legati alla cattiva digestione, oltre che per dolori al ventre, vertigini, disturbi bronchiali. L'infuso può essere aggiunto all'acqua del bagno per un effetto tonico e stimolante o utilizzato (allo stesso scopo) per tamponare la pelle del viso. In cucina viene usata per aromatizzare carni e verdure.
SI UTILIZZA: foglie e sommità fiorite, raccolte nel momento della fioritura, legate in fasci lenti e fatte essiccare in luogo ombroso e ventilato. CURIOSITA': si crede abbia effetto afrodisiaco e a questo scopo si confeziona un vino in cui viene associata a cannella, chiodi di garofano e vaniglia.