lunedì 1 settembre 2014

Carota


Carota, Daucus Sativus-ombrellifere. RICONOSCIMENTO: erbacea dotata di radice fittonante, carnosa e assai grossa, di colore giallo arancio nelle varietà coltivate e bianca nel tipo spontaneo. Il fusto è eretto (30-50 cm), ramoso e reca 2-3 foglie pennatosette. In estate compaiono i fiori piccoli e bianchi, eccettuato quello centrale di colore grigio purpureo, raccolti in ombrelle composte. 
Il frutto è un diachenio contenente semi di colore verdastro. La carota comune cresce in tutta Europa, spesso assumendo carattere infestante di prati e incolti. E' anche uno degli ortaggi maggiormente coltivati negli orti (varietà selezionate per la radice), più a scopo commestibile che per le sue virtù medicinali. PROPRIETA': ricca di principi attivi, primo fra tutti il carotene (che dal nostro organismo viene elaborato in vitamina A, oltre che vitamina PP, D e gruppo B), presenta anche lecitina e olio essenziale. 

Regolatrice intestinale ed epatica, galattagoga, diuretica, depurativa, carminativa. IMPIEGO: il consumo della radice è consigliato a tutti quanti richiedono apporto di vitamine (bambini, malati, anziani), in caso di diarrea e stipsi. Il succo per artrite e gotta; il cataplasma di polpa grattugiata da sollievo in caso di scottature. In cosmesi in maschere e lozioni ringiovanenti e contro le macchie della pelle. 
In cucina trova largo impiego sia come verdura che come aromatica; meno diffuso, ma possibile, l'impiego nelle insalate delle foglie tenere, raccolte in primavera prima che si sviluppi il caule. SI UTILIZZA: i semi colti in estate, fatti asciugare e conservati in luogo riparato; la radice raccolta in autunno. Anche le foglie più giovani a scopo alimentare. CURIOSITA': dal fiore centrale di colore porpora si ricava una sostanza colorante particolarmente ricercata dai miniaturisti. E' molto apprezzata dagli animali.

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