giovedì 28 agosto 2014

Brionia


Brionia (vite bianca, vite di serpente, zucca matta) Bryonia Dioica-cucurbitacee. RICONOSCIMENTO: erbacea perenne a carattere rampicante con radice ingrossata a forma di tubero e fusto (4 m) gracile, ispido, e munito di cirri filiformi. Le foglie, picciolate, sono palmato-lobate, a 3-5 lobi acuti e dentati. I piccoli fiori bianco-giallastri, campanulati, sono riuniti in corimbi all'ascella delle foglie;compaiono in giugno-settembre. 

Il frutto è una bacca rossa grande quanto un pisello. Molto comune in Italia al margine dei boschi, nelle siepi e tra i ruderi. PROPRIETA': contiene glucosidi e sostanze amare, presenta una potente azione purgante e revulsiva. IMPIEGO: la polpa della radice e il succo solo per uso esterno, per la preparazione di cataplasmi da applicare in caso di contusioni, reumatismi e nevralgie oppure per decotti con cui preparare compresse. Per uso interno si preferisca l'uso in tintura e granuli omeopatici.

 AVVERTENZE: l'ingestione delle bacche può provocare vomito, diarrea; la radice irritazione gastrointestinale e la pianta fresca può irritare la pelle. Si raccomanda il solo uso esterno in caso di utilizzo della radice al naturale. 
SI UTILIZZA: soltanto la radice (che ha odore nauseante) ha proprietà medicinali. CURIOSITA': al genere Bryonia appartengono una decina di altre specie; tutte presentano proprietà simili alla Dioica e sono caratterizzate da appassire completamente con l'arrivo dell'inverno, rispuntando poi con la bella stagione.


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