giovedì 2 luglio 2015

Orzo


Orzo; Hordeum vulgare - graminacee. RICONOSCIMENTO: pianta annuale dal fusto eretto (1 metro), cavo, dotato di nodi, e foglie, di colore verde, ruvide, lineari. I fiori sono raccolti in spighe e compaiono in primavera; i frutti sono delle cariossidi racchiuse da glumette esterne a spiga. Di origine asiatica, è tra le più antiche piante coltivate dall'uomo e, probabilmente, lo è stato ancora prima del frumento. 

In Italia e nel resto d'Europa viene coltivato in maniera intensiva. PROPRIETA': particolarmente nutritivo e ricco di amido e fosforo, è antinfiammatorio, rinfrescante, emolliente, galattagogo. IMPIEGO: nell'alimentazione facilita la digestione dei dispeptici, dei malati e dei bambini piccoli, come decotto o malto per convalescenza e debolezza fisica, per infiammazione degli apparati digerente e urinario, nervosismo; l'infuso di malto per agevolare la secrezione del latte. 


Per uso esterno: cataplasmi con la farina per far maturare gli ascessi e contro i dolori reumatici; impacchi con il decotto su occhi arrossati e pelli irritate. Anche a scopo alimentare viene usato in svariati modi: in chicchi, come farina o semolino previa macinazione delle cariossidi, tostato e poi macinato, oppure prima fatto germogliare e poi ridotto in fiocchi. Sempre più diffuso in questi anni è il caffè d'orzo, che ha eccellenti proprietà nutritive senza risultare eccitante come quello normale. 
SI UTILIZZA: le cariossidi (frutto secco proprio delle graminacee, contenente un solo seme). CURIOSITA': al di là dell'uso in terapia e cucina, sicuramente l'impiego più conosciuto dell'orzo è quello della produzione della birra; questo benefico cereale viene anche usato per la produzione di malto per whisky e per l'alimentazione di bestiame.

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