mercoledì 27 agosto 2014

Bardana


Bardana (cappellaccio, lappa, spinabuoi) Arctium lappa-composite. RICONOSCIMENTO: pianta biennale cespugliosa, dotata di una voluminosa radice cilindrica e numerosi fusti (1,5 m), robusti e ramosi, solcati da scanalature. Le foglie, cuoriformi e assai grandi alla base, sono verdi nella pagina superiore e grigiastre in quella inferiore. I fiori di colore porporino, poco appariscenti, sono assembrati in corimbi racchiusi in un involucro con bratee uncinate (con le quali rimangono attaccati ai vestiti); compaiono in estate. 
Infestante, diffusa dalla pianura alla montagna, nei terreni incolti, vicino ai vecchi muri, nei sentieri. PROPRIETA': depurativa, diaforetica; utile sia per la pulizia della pelle che per eliminare l'accumulo di acidi urici; ricca di sali minerali (sopratutto ferro) è quindi ottima per rinforzare il sangue, nei confronti del quale ha anche effetto ipoglicemizzante. 

IMPIEGO: la radice può essere consumata lessa, grattugiata, in infuso e decotto; i semi in infuso. Con le foglie cotte o pestate e lasciate macerare in olio di oliva si fanno dei cataplasmi per la gotta e affezioni cutanee. A uso cosmetico l'olio di bardana per la pulizia della pelle grassa e acneica; il decotto per la caduta dei capelli, la seborrea e la crosta lattea; frizioni con il succo per combattere l'eccesso di grasso dei capelli. 
In cucina possono essere usate le foglie fresche cotte e mescolate ad altre verdure; i piccioli sono ottimi lessati e conditi come gli asparagi o fritti; anche la radice cotta a lungo e condita con olio è una pietanza nutriente e sana. SI UTILIZZA: le lunghe e grosse radici fresche, raccolte prima della fioritura da piante di due anni di età. Possono essere utilizzate anche le foglie, raramente i semi. Con l'essiccazione perde le proprietà. CURIOSITA': la radice triturata è stata in passato utilizzata al posto del caffè e del tabacco.

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