sabato 23 agosto 2014

Ambrosia


Ambrosia (chenopodio) Chenopodium Ambrosoides-chenopodiacee. RICONOSCIMENTO: erbacea di pochi centimetri di altezza, con caule eretto, rigido, solcato e angoloso. Le foglie sono alterne, oblungo-lanceolate, dentate. Le foglie, ricche di ghiandole, emanano un gradevole odore di cedronella. Fiorisce in estate con fiori piccoli, insignificanti, disposti in racemi a forma di spiga. Frequente vicino alla discariche, negli incolti, sugli argini e tra le macerie. 
PROPRIETA': presenta chenopodina, olio essenziale, pectina; viene usata come calmante, emmenagoga, carminativa, tonica. IMPIEGO: la polvere dei semi trova impiego sopratutto per evitare le flatulenze e contro i vermi intestinali. L'essenza di chenopodio che si acquista in erboristeria e che viene usata contro i vermi intestinali prevede anche l'impiego di un'altra specie dello stesso genere, C. anthelminticum. 

E' molto usata anche in profumeria per la delicata essenza aromatica. In cucina un pizzico di foglie essiccate aggiunte ai legumi durante la cottura ne evita gli sgradevoli effetti collaterali. Viene usata anche come erba aromatica, ma si raccomanda sempre di impiegarla in dosi ridotte, altrimenti può risultare amara. 
SI UTILIZZA: i semi spesso ridotti in polvere; le foglie, queste ultime senza arrecare al resto della pianta, che presto emetterà nuovi getti. CURIOSITA': un'altra specie dello stesso genere, C.bonus-Henricus chiamato comunemente "buon Enrico", è molto conosciuto come pianta selvatica commestibile. Diffuso in collina e metà montagna, si raccolgono le foglie che vengono utilizzate al pari degli spinaci o i germogli da consumare cotti o fritti.

Nessun commento:

Posta un commento