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lunedì 8 settembre 2014

Dragoncello


Dragoncello (estragone, serpentaria), Artemisia Dragunculus-composite. RICONOSCIMENTO: erbacea perenne spogliante che forma dei cespugli alti (50-80 cm), ramificati, folti. Le foglie sono lineare-lanceolate, verde chiaro, lunghe e sottili. Fiorisce da luglio a ottobre con fiori piccolissimi, di colore giallo-verdognolo. riuniti in pannocchie. Il frutto è un piccolo achenio. 
Di origine russa, si è diffuso in tutta Europa dove viene spesso coltivato negli orti come pianta aromatica; allo stato  spontaneo si trovano soltanto esemplari sfuggiti alla coltivazione. PROPRIETA': come per tutte le aromatich,  attualmente l'uso alimentare prevale su quello medicinale. Le proprietà per cui ne viene consigliato l'impiego sono comunque quelle stomachiche e digestive. 

IMPIEGO: può essere consumato fresco sulle pietanze o sotto forma di infuso o tintura; quest'ultimo è utile per combettere meteorismo e aerofagia. In cucina trova largo impiego come aromatizzante (va usato di preferenza fresco) di arrosti, insalate, salse e condimenti. SI UTILIZZA: le sommità fiorite e i rametti giovani raccolti  da giugno a settembre; può essere utilizzato fresco o essiccato in luoghi ombrosi e ventilati. 
CURIOSITA': masticare una foglia fresca di dragoncello aiuta a superare eventuali crisi di singhiozzo. Oltre al dragoncello vero e proprio, è possibile reperire anche una varietà francese particolarmente aromatica che però, essendo sterile, può essere riprodotta solo per suddivisione dei cespi e non si rinviene in natura.

giovedì 17 aprile 2014

Dragoncello



Il Dragoncello è una spezia dalle spiccate proprietà digestive, un'infuso dopo i pasti aiuta la digestione ed eliminare i gonfiori addominali; antisettico naturale, utile contro il mal di gola e le infiammazioni del cavo orale. Già al tempo dei Greci si masticavano le foglie di dragoncello per alleviare il mal di denti; questa pianta è un ottimo esaltatore di sapidità naturale, infatti il suo sapore è a metà tra il salato e pepato; stimola la depurazione dell'organismo favorendo la diuresi e combatte l'inappetenza.
Una leggenda, narra che in Toscana una giovane donna, durante l'occupazione napoleonica, s'innamorò di un dragone (cavaliere a cavallo), e che un giorno questo soldato, scuotendo gli stivali dalla finestra, ne fuoriuscirono dei piccoli semi che finirono nei vasi che la ragazza aveva sul balcone sottostante; poi il soldato ripartì, ma da quei semi ne nacque una piantina molto profumata, che la ragazza chiamò dragoncello, in ricordo del suo perduto amore.