sabato 27 settembre 2014

Ginepro


Ginepro, Juniperus Communis-cupressacee. RICONOSCIMENTO: arbusto legnoso o basso alberello (5 m) col fusto contorto dal portamento talvolta strisciante e corteccia ruvida e rossastra. Le foglie aghiformi, appuntite, verticellate a 3, sono solcate da una linea chiara nella pagina superiore. I fiori, dioici, giallastri quelli maschili e verdastri quelli femminili, sono disposti in prossimità dell'ascella fogliare e compaiono in primavera. 
I frutti, detti coccole, sono piccole bacche sferiche di colore verde o nero-bluastre a maturazione. Frequente dalla bassa collina fino ai 1500 metri di quota. PROPRIETA': ricco di resina, olio essenziale, acido ossalico e malico, è balsamico, diaforetico, tonico, emmenagogo, antireumatico. 

IMPIEGO: essenza, infuso, vino e macerato per meteorismo, bruciori di stomaco, problemi diuretici e mestruazioni irregolari; frizioni con olio per dolori; fumigazione per raffreddore; bagni e lavaggi per reumatismi e irrigazione della pelle. Le bacche vengono molto usate in liquoristica e in cucina per aromatizzare e agevolare la digestione di pietanze a base di carne. 
SI UTILIZZA: i rametti più teneri; le coccole raccolte in autunno mediante scuotimento della pianta e poi essiccate in luogo ventilato per evitare la formazione di muffe. AVVERTENZE: poiché l'olio essenziale è ricco di terpeni, in dosi elevate le bacche possono provocare irritazioni all'apparato urinario e renale. Non va somministrato a chi soffre di disturbi ai reni e al tubo digerente, ne alle donne in gravidanza. Preparati, vini, liquori e grappe a base di ginepro non devono essere assunti per più di 5-6 giorni consecutivi.



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