domenica 24 agosto 2014

Aparine


Aparine (attaccavestiti, attaccamani), Galium aparine-rubiacee. RICONOSCIMENTO: piccola pianta con fusto rampicante (1 m) a sezione quadrata, dotato di peli uncinati e ramificato alla base. Le foglie sono verticillate e portano all'ascella piccoli fiori bianchi poco appariscenti.  
Molto diffusa dalla pianura alla collina, negli incolti, tra le siepi, lungo gli argini; spesso assume carattere infestante avvinghiandosi alle piante che la circondano con i peli uncinati del fusto. PROPRIETA': era sicuramente tenuta più in considerazione in passato di quanto lo sia oggi; viene comunque giudicata uno dei più efficaci depurativi del sangue, oltre che diuretica e lievemente astringente. 

IMPIEGO: il decotto per la cattiva circolazione e l'itterizia; l'infuso per la depurazione del fegato e dei reni; come pomata (succo mescolato ad una noce di burro), compresse imbevute con il decotto o cataplasmi di pianta fresca per dermatiti, ulcere e scottature. In cosmesi si utilizza l'infuso per tonificare la pelle e curare l'acne. In cucina non viene utilizzata. 
SI UTILIZZA: tutta la pianta raccolta da giugno a settembre e poi rapidamente essiccata per evitare marciumi. Dalla pianta fresca si può ricavare il succo; quella essiccata può essere ridotta un polvere. CURIOSITA': nella medicina popolare è sempre stata tenuta in grande considerazione, tanto che si presumeva fosse una possibile terapia anche in caso di cancro (cosa poi smentita dai recenti studi scientifici). Considerata un ottimo rimedio per tutte le affezioni degli organi genitali, veniva somministrata anche in caso di malattie veneree.

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