Fragola, Fragaria Vescia-rosacee. RICONOSCIMENTO: perenne dotata di rizoma dal quale si dipartono stoloni (20 cm) superficiali pelosi, recanti il primo anno solamente foglie; queste sono picciolate, composte da tre foglioline ovate con margine seghettato e peli lucenti. I fiori, bianchi e con lungo peduncolo, appaiono il secondo anno in primavera-estate.
Il falso frutto, chiamato comunemente fragola, è un ricettacolo polposo, ovoidale, di colore rosso acceso, che porta i veri frutti o semi. Frequente nelle zone alpine fino ai 1500 metri di altezza, predilige le radure di montagna, i boschi, le siepi. Culture selezionate sono diffuse su larga scala per il consumo di frutti. PROPRIETA': presenta tannino, mucillagine, vitamine e sali minerali; nutritiva, astringente, diuretica e depurativa.
IMPIEGO: infuso delle foglie per diarrea e agevolare la diuresi; infuso di foglie e rizoma per reumatismi e affezioni dell'apparato renale. I frutti, ricchi di calcio, ferro, fosforo e vitamina C, sono facilmente assimilabili e utili in caso di convalescenza, anemia, artrite e gotta. Con le fragole schiacciate si può preparare una maschera per il viso con azione astringente e purificante. In cucina oltre ai frutti - consumati crudi, per dolci e conserve, per aromatizzare liquori - possono venire impiegate anche le foglioline per insalate, risotti e zuppe oppure, previa essiccazione, per un tè dall'aroma delicato.
AVVERTENZE: sconsigliata ai diabetici, ai sofferenti di eczema e orticaria. Non consumare in caso di allergia. SI UTILIZZA. le foglioline tenere raccolte prima della fioritura, i frutti maturi; il rizoma raccolto prima che vegeti.
Fiordaliso (garofano di campo) Centaurea Cyanus-composite. RICONOSCIMENTO: esile annuale con radice a fittone e fusto eretto (70 cm), ramoso, ricoperto da peluria. Le foglie sono verde-grigiastre, di forma lineare-lanceolata quelle superiori, pennato-partite quelle inferiori.
I fiori, capolini terminali di un bellissimo colore blu intenso o biancastro, compaiono in primavera-estate; il frutto è un'achenio di colore biancastro. Presente nei prati e nei campi coltivati, è oggi meno diffusa a causa dell'utilizzo di semente selezionata. PROPRIETA': presenta sostanza amara, tannini, sali, mucillagine; è oftalmico e bechico, usato in passato anche come antireumatico e diuretico.
IMPIEGO: l'infuso e il decotto per i reumatismi, come collirio e per fare impacchi e lavaggi agli occhi in caso di congiuntivite e irritazione. In cosmesi si può utilizzare l'infuso come tonico per pelli delicate; frizionato sui capelli lavati aiuta a combattere la forfora e dona maggiore lucentezza ai capelli grigi. Pur non presentando un sapore eccellente, tutta la piantina, raccolta prima della fioritura, può trovare impiego in cucina come verdura cotta. Meglio, comunque, utilizzarla sempre in associazione con altre piante selvatiche di sapore più marcato.
AVVERTENZE: poiché viene considerata una pianta infestante delle colture cerealicole, oggi in natura è meno diffusa che in passato. Si raccomanda quindi di raccoglierla lasciando in loco qualche esemplare per la riproduzione. SI UTILIZZA: i fiori e la parte aerea della pianta giovane; può venire essiccata in luogo ventilato e ombroso.
Finocchio selvatico, Foeniculum Vulgare-ombrellifere. RICONOSCIMENTO: erbacea con grossa radice fusiforme e fusto eretto (1,5 m), ramificato e striato. Le foglie, profondamente laciniate, quasi filiformi, sono attaccate al fusto mediante una guaina. I fiori gialli sono riuniti in vistose ombrelle apicali e compaiono in estate. Il frutto è formato da due semi scuri, striati e leggermente schiacciati.
Tutta la pianta emana un'aroma gradevole. Ama le colline esposte a sole, i luoghi asciutti, le regioni costiere e submontane dell'Italia centromeridionale (più raro in settentrione). Viene coltivato negli orti con varietà selezionate per il consumo del grosso grumolo carnoso. PROPRIETA': contiene amido, zucchero, pectina e un olio essenziale (l'anetolo) balsamico; è galattogogo, carminativo, stomachico, emmenagogo.
IMPIEGO: decotto e infuso per aumentare la secrezione lattea, per i disturbi da cattiva digestione e contro la nausea. Impacchi con il decotto o cataplasmi di foglie triturate per il gonfiore al seno. I semi pestati e mescolati ad argilla verde ventilata per un dentifricio utile per profumare l'alito e rinforzare le gengive. In cucina i semi trovano largo impiego per aromatizzare pietanze, dolci e liquori; i fusti e i germogli possono essere consumati in insalata o per dare aroma a brodi ed arrosti.
AVVERTENZE: rispettare scrupolosamente le dosi prescritte, poiché l'anetolo in dosi elevate provoca convulsioni. SI UTILIZZA: i fusti e le foglie tenere; i semi al termine della maturazione, in ottobre-novembre, estratti dalle ombrelle secche per leggera battitura. Raramente si utilizza la radice colta alla fine del primo anno ed essiccata. CURIOSITA': oltre alla varietà dulce, coltivata per il consumo del grumolo carnosa, viene spesso coltivata la varietà sativum per la produzione dei semi aromatici.
Farfaraccio, Petasites Hybridus=Officinalis-composite. RICONOSCIMENTO: rizomatosa dotata di fusto (1 m) scaglioso, cavo all'interno; ha foglie molto grandi, di colore verdastro, lanuginose nella pagina inferiore, dotate di lungo peduncolo e dentate.
Come per la farfara, le foglie si sviluppano al termine della fioritura, dopo quindi la comparsa in primavera di fiori rosei o bianchi riuniti in spighe apicali. Frequente lungo i bordi dei ruscelli, fiumi e fossati, nelle zone umide dell'area submontana fino a 1500 metri di quota.
PROPRIETA': ricco di principi attivi (petasina), mucillagini e resine, è espettorante e antinfiammatorio. IMPIEGO: infuso, decotto e tintura per tosse e affezioni bronchiali; utile anche in caso di ansia, agitazione e nervosismo. Per uso esterno si consigliano cataplasmi di foglie e succo della pianta fresca su piaghe e bruciature; gargarismi e lavaggi per infiammazione di bocca e pelle. Le foglie pestate e applicate sul viso per una maschera decongestionante.
AVVERTENZE: filtrare bene tutti i preparati a base di farfaraccio per la presenza di peli sulle foglie. Il farfaraccio è una pianta medicinale ad azione lenta; è bene quindi consultarsi con il proprio medico per decidere i tempi e le modalità di assunzione. SI UTILIZZA: i fiori e le foglie raccolti in primavera; i rizomi raccolti o prima della fioritura o in autunno.
Farfara (tussillagine), Tussilago Farfara-composite. RICONOSCIMENTO: erbacea rizomatosa con fusto fioriferi (20-30 cm) ricoperti di squame e cotonosi. Le foglie, che compaiono solo dopo la fioritura, sono piuttosto grandi, cuoriformi, glabre nella pagina superiore e cotonose nella pagina inferiore, con margine rozzamente dentato.
I fiori sono di colore giallo paglierino intenso e compaiono in febbraio-aprile. Pianta piuttosto comune, si rinviene nei terreni umidi e in quelli fangosi e acquitrinosi; è una delle prime piante a fiorire in primavera. PROPRIETA': ricca di sostanze amare, mucillagini, saponine e tannini; è espettorante e calmante della tosse, antinfiammatoria e astringente.
IMPIEGO: infuso per le affezioni delle vie respiratorie superiori; il succo nel latte caldo aiuta in caso di catarro e bronchite. Per uso esterno: compresse imbevute di decotto per calmare eruzioni cutanee e infiammazioni anche vaginali; allo stesso scopo anche lavaggi con l'infuso. In cosmesi viene utilizzato per combattere le rughe; l'infuso aggiunto nell'acqua del bagno ha effetto emolliente.
AVVERTENZE: se ne sconsiglia l'uso prolungato e in gravidanza poiché contiene alcaloidi tossici per il fegato. Filtrare accuratamente il preparato per la presenza di peli. SI UTILIZZA: i fiori colti all'inizio della fioritura; le foglie giovani (giugno-luglio) senza il picciolo. CURIOSITA': l'utilizzo delle foglie essiccate come tabacco sembra sia di aiuto per chi soffre di asma.
Eufrasia (erba degli occhi), Euphrasia Officinalis-scrofulariacee. RICONOSCIMENTO: erbacea annuale di piccole dimensioni (10-30 cm), con breve radice poco profonda ricca di radichette. Il fusto è eretto e ramificato; le foglie inferiori sono opposte, ovate, con bordo dentato, quelle sul fusto piccole e di forma variabile.
I fiori, piccoli, di colore bianco con sfumature violette e parte centrale gialla, sono posti all'ascella di brattee simili a foglie; compaiono dall'estate all'autunno. Presente nei prati e nei pascoli dell'Italia centrosettentrionale, dalla pianura fino oltre i 2500 metri; diviene talvolta semiparassita di alcune erbacce. PROPRIETA': contiene un glicoside, sostanza amara, olio essenziale, sali; è calmante, tonica, antiflogistica oftalmica e nasale. Molto usata anche come rimedio omeopatico.
IMPIEGO: polvere, tintura, infuso e decotto. Per uso e sterno si impiega per impacchi e lavaggi degli occhi in caso di congiuntiviti, infiammazioni delle palpebre e degli occhi e per rinvigorire la vista. La somministrazione dell'infuso per affezioni delle vie respiratorie, raffreddore di testa, inappetenza.
L'infuso aggiunto all'acqua del bagno ha effetto tonificante, oltre che calmante per la pelle irritata e infiammata. in cucina possono essere usate le foglioline primaverili, ma dato che sono molto piccole è bene raccogliere l'intero fusto (senza danneggiare le radici). Si utilizza per aromatizzare le verdure, favorendone al contempo la digestione. SI UTILIZZA: l'intera pianta raccolta alla fioritura e fatta velocemente essiccare in locale fresco e ombroso.
Eucalipto, Eucaliptus Globulus-mirtacee. RICONOSCIMENTO: albero d'alto fusto (30 m) con chioma colonnare molto ampia; la corteccia grigio-chiara si sfalda in lunghe strisce scoprendo quella giovane, verde-argentea. Le foglie persistenti ma rinnovabili sono opposte, ovali biancastre, cerose, senza picciolo negli alberi giovani; picciolate, alterne, lucenti, pendule e falcate negli alberi adulti.
I fiori sono singoli, di colore biancastro e racchiusi in un opercolo; posti in prossimità dell'ascella fogliare compaiono dalla primavera all'estate. Originario dell'Australia, si è bene adattato all'ambiente mediterraneo occupando un'area che va dal mare fino alla collina. PROPRIETA': particolarmente ricco di olio essenziale (eucaliptolo), è balsamico, fluidificante, espettorante, antisettico, sudorifero e febbrifugo.
IMPIEGO: l'infuso, sciroppo e decotto per asma e affezioni bronchiali, febbre, tosse e sinusite; in questi casi ottimo anche l'inalazione di vapore dell'infuso, i suffumigi (bruciando le foglie in un braciere) e i gargarismi con il decotto. Il decotto unito all'acqua del pediluvio per i piedi stanchi; unito all'acqua del bagno profuma la pelle e stimola l'organismo. Le foglie usate come tabacco aiutano la respirazione.
AVVERTENZE: l'essenza di eucalipto è tossica, va assunta solo a piccole dosi e dietro prescrizione medica. SI UTILIZZA: le foglie colte da piante adulte in estate e conservate in contenitori chiusi dopo una rapida essiccazione. CURIOSITA': l'eucalipto viene spesso usata come pianta repellente per gli insetti e per la bonifica di zone umide, dato l'alto assorbimento di acqua che esercitano le radici.
Erisimo (erba cornacchia, rapa selvaja), Sisymbrium Officinale-crucifere. RICONOSCIMENTO: annuale di fusto eretto (60 cm) e ramoso; ha foglie basali picciolate, pennate, con lobi dentati, quelle superiori intere e astate. I fiori sono di colore giallino, di dimensioni molto modeste, raccolti in grappoli; i frutti sono silique.
La fioritura avviene dalla primavera all'inizio dell'autunno. Frequente, anche se mai in modo abbondante, ai bordi delle strade, negli incolti e nelle discariche, sia in pianura che in montagna. PROPRIETA': contiene essenza solforata, mucillagine e un glicoside; è emolliente, antinfiammatorio, stimolante.
IMPIEGO: infuso e sciroppo per tosse e infiammazioni bronchiali, raucedine e afonia, oltre che per tutti i problemi causati dal fumo; allo scopo è consigliata anche l'associazione con l'issopo. Per tutte le affezioni appena indicate si consigliano gargarismi con l'infuso addolcito con il miele. L'infusi di erisimo unito all'acqua del bagno è un ottimo decongestionante per la pelle. In cucina è possibile utilizzare le foglie più tenere e le infiorescenze non ancora fiorite, crude in insalata o cotte in frittate, oppure tritate e unite ad altre erbe selvatiche per la preparazione di salsine.
SI UTILIZZA: la parte aerea e le sommità fiorite. Può essere usata fresca o essiccata in luogo asciutto e ben ventilato (ma non si conserva molto a lungo). AVVERTENZE: rispettare scrupolosamente le dosi per evitare spiacevoli effetti collaterali. Poiché è una specie che forma gruppi numerosi, si raccomanda di raccoglierla senza rovinare gli esemplari presenti così da favorire la disseminazione spontanea.