La Rosa Canina, è la rosa selvatica, e normalmente si utilizza il seme, o nocciolo, che in verità costituisce il vero frutto della rosa canina; l'appellativo "canina" ha origini remote; anticamente infatti le radici di questo arbusto, venivano utilizzate per fare un decotto, utilizzato per curare i morsi dei cani affetti dalla rabbia. La rosa canina è un'arbusto molto comune nel sottobosco, in genere è diffusa nella fascia europea che va dal Mediterraneo alla Scandinavia, nell'Asia centrale ed occidentale, nelle Canarie e nell'Africa del nord. In America, Nuova Zelanda ed Oceania, la rosa canina è stata introdotta. Dai tempi più remoti, la rosa canina veniva apprezzata per la bellezza dei suoi fiori e per il suo profumo delicato e tenue. Anticamente i petali della rosa canina costituivano la materia principale per estrarre un prezioso olio. Attualmente della rosa canina si utilizza :
- frutti maturi essiccati, che contengono tannini, acido nicotinico, catotenoidi, vitamina C e P, riboflavina, acido malico e citrico, flavonoidi (bioflavonoidi: fitoestrogeni), pectine e carboidrati; più in dettaglio i frutti sono una miniera di tannini e di acido ascorbico.
- Ricettacoli privi sia di veri frutti che di buona parte del ricettacolo.
- Cinorridi, o falso frutto maturo, più in particolare è costituita dal talamo dei falsi frutti.
- Radici (utilizzate per decotto).
- Foglie (tisane ed infusi).
Per la presenza di tannini, la rosa canina rappresenta un buon rimedio naturale contro la diarrea, debilitazione ed infiammazioni; è considerata anche un discreto vaso-protettore, anti age, tonificante, antinfiammatorio. La rosa canina è un buon diuretico, eliminando le tossine tramite l'urina, è utile per contrastare infiammazioni a carico di vescica e reni. Se ne possono preparare ottime confetture o marmellate, miele con l'aggiunta della rosa canina per contrastare gli effetti da raffreddamento.
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L'Anice è una pianta erbacea annuale della famiglia delle ombrellifere, le parti che si utilizzano dell'anice sono i semi, che vengono raccolti ad agosto; pianta conosciuta fin dall'antichità di origine orientale, conosciuta ed utilizzata già dagli egizi, greci e arabi, molto diffusa in Italia nel bacino mediterraneo, nella fascia dal clima temperato. L'anice è composto per il 9.50% da acqua, 50% da carboidrati, 17.7% d proteine, 14.6% da fibre, ceneri e grassi; i minerali presenti sono calcio, potassio, sodio, fosforo, ferro, magnesio, selenio, manganese, rame e zinco; discreta la presenza di vitamine che sono, la vitamina A, B, B1, B2, B3, B5, B6, C, e folato alimentare DFE.
Molti conoscono l'anice per l'uso che se ne fa per dolci e liquori, ma una tisana di anice aiuta le neo mamme stimolando la lattazione, aumentando la quantità e la qualità del latte materno. Grazie alle sue doti calmanti l'anice lenisce il mal di testa e viene in aiuto in caso di affaticamento cerebrale; problemi ai bronchi e la tosse; e non solo, l'anice favorisce il processo digestivo, rilassa la muscolatura intestinale, ed è consigliato per chi ha problemi di stitichezza; un'altro impiego dell'anice è quello legato ai problemi di fermentazione intestinale, aerofagia e borbottii. I suoi semi hanno anche la proprietà di profumare l'alito, in caso di ciclo mestruale ritardato, lo fanno anticipare. Ogni 100 grammi di semi di anice si ha un'apporto di 337 calorie.