Tu non sai guarirti, neanch'io sapevo farlo, ora so come fare, ti spiego come si fa...
giovedì 25 settembre 2014
Dosi e tempi
Per quanto riguarda le applicazioni esterne è importante che la pelle sia integra;l'applicazione su ferite aperte va fatta solo se specificatamente indicato e dietro consiglio medico, poiché le ferite si possono infettare a contatto con erbe o altri agenti.
Dosi e tempi: le dosi che consiglio sono da ritenersi indicative perché si riferiscono ad una persona adulta e sana, quindi rivolgersi sempre ad un medico per le prescrizioni adatte ad ognuno di voi per ogni esigenza avrete.
Misure approssimative per droghe (erbe) secche (grossolanamente sminuzzate):
1 manciata = 30-40 g di droga
1 pugno = 8-10 g di droga
1 cucchiaio = 5 g di droga
1 cucchiaino = 2 g di droga
1 pizzico = 2-3 g di droga
Misure approssimative per liquidi (riferite all'acqua):
1 cucchiaino = 4-5 ml o g
1 cucchiaio = 10-12 ml o g
1 bicchierino da liquore = 30-35 ml o g
1 tazzina = 60-70 ml o g
1 bicchiere = 100-120 ml o g
1 tazza = 120-150 ml o g
Queste misure devono ritenersi indicative in quanto la forma e la capacita dei vari contenitori possa variare.
Preparati per uso esterno
Polvere: dopo aver essiccato le erbe si triturano e si setacciano, le piante così preparate potranno essere assunte diluite nell'acqua o come cachet. Per uso esterno possono essere impiegate per la cura di affezioni della pelle come polveri assorbenti o protettive. Bagno: prevede l'immersione di tutto il corpo o una parte di esso in una soluzione acquosa arricchita da infuso o decotto di erbe prescritte, per un tempo di solito inferiore ai 20 minuti di immersione. Il bagno completo prevede l'immersione del corpo del paziente fino al torace (cuore escluso), il semicupio l'immersione fino all'altezza dei reni; e richiede l'impiego del quantitativo dimezzato delle erbe rispetto al bagno completo. Il bagno locale, lo dice la parola si localizza solo in una determinata parte del corpo, ad esempio mani, occhi, piedi.
Preparati per uso interno
Le piante medicinali possono essere assunte in vari modi; sottolineando che tanti vegetali possono essere consumati quotidianamente come aromi nel cibo, come verdura, frutta, succo fresco, di seguito ci saranno delle spiegazioni per come fare dei preparati a base di piante medicinali. I metodi che riporto sono quelli più semplice che possiamo effettuare anche in casa da soli, con un pò di accortezza.
Infuso: si usa per tutte quelle erbe particolarmente ricche di principi attivi che si volatilizzano facilmente a contatto con i liquidi o il calore. Si versa l'acqua calda direttamente sulle erbe messe in un recipiente di vetro o di terracotta; dopo un periodo di infusione o riposo (5-10 minuti) si mescola e si filtra. Va assunto subito dopo la preparazione per evitare la dispersione dei principi attivi con il vapore.
Macerato, tintura o oleoliti: sono preparati che richiedono tempi maggiori rispetto i due precedenti. Le erbe vanno messe a riposo in acqua fredda (o olio, vino, alcool, sempre a freddo) per un periodo che varia da un giorno a più settimane a seconda del tipo di erba e del liquido usato; tutte le operazioni vanno eseguite a freddo.
I Vini medicamentosi, una buona usanza del passato che sta ritornando in auge insieme alla raccolta delle erbe; vanno preparati usando vini bianchi o rossi di buona gradazione (anche marsala o porto) seguendo attentamente le dosi e le modalità descritte nelle ricette. Si somministrano poi a cucchiai o a piccoli bicchieri. Gli sciroppi spesso consigliati per curare i bambini ai quali non può piacere il gusto forte delle erbe in tisana; altro non sono che un liquido denso a base di zucchero o miele, in cui è stata sciolta una certa dose di preparato di erbe.
Genziana maggiore
Genziana maggiore (genziana gialla), Gentiana Lutea-genzianacee. RICONOSCIMENTO: erbacea con grossa radice a fittone, assai lunga e di colore bruno-giallastro, e fusto eretto (1,2 m). Le foglie di grandi dimensioni sono ovali, opposte, peduncolate corte quelle inferiori, sessili quelle superiori, solcate da nervature convergenti all'apice. In estate compaiono i fiori di colore giallo, posti in gruppi da 3 a 10 all'ascella fogliare.
I principi attivi contenuti nella radice vengono molto sfruttati anche dall'industria farmaceutica. L'infuso può essere usato per la pulizia del viso contro la pelle grassa e per schiarire le lentiggini. La radice, molto usata per la preparazione di liquori digestivi, ha sapore da prima dolciastro, quindi piacevolmente amarognolo. SI UTILIZZA: la radice raccolta da settembre a novembre ed essiccata al punto che, spezzandola, riveli all'interno il tipico colore giallo. Non va mai utilizzata fresca.
Genepì
Genepì; Artemisia Spicata, A. Glacialis, A. Mutellina-composite. RICONOSCIMENTO: gruppo di piccole erbacee (10-15 cm) con la base del fusto in parte lignificata. Le foglie sono pennatosette, picciolate, di colore bianco-argenteo, setose, con segmenti pressoché lineari. I fiori di colore giallo e riuniti in capolini, compaiono in estate.
L'infuso utilizzato quotidianamente per la pulizia della pelle aiuta a combattere la seborrea e i punti neri. A scopo alimentare, le piantine sono molto ricercate per la confezione di grappe e liquori aromatici dalle indiscusse proprietà stomachiche. AVVERTENZE: poiché presenta virtù medicinali molto attive, è bene attenersi scrupolosamente alle dosi indicate.
Gallio
Gallio (caglio, erba del caglio, erba zolfina) Gallium Verum-rubiacee. RICONOSCIMENTO: erba con rizoma strisciante e fusto eretto(60-80 cm) allena ramoso. Le foglie sono assai strette, lineari, verticillate. In estate compaiono fiori di colore giallo intenso, piccoli e raccolti in pannocchie terminali, con profumo gradevole.
IMPIEGO: come pianta medicinale era sicuramente più utilizzata in passato di quanto lo sia oggi. Comunque si consiglia infuso o decotto per uso interno in caso di spasmi, nervosismo e difficoltà nella diuresi. Per uso esterno si consigliano i lavaggi con infuso e decotto per dermatosi e affezioni della pelle in genere. I teneri germogli, di sapore buono e delicato, possono essere mangiati crudi in insalata, soli o abbinati ad altre piante selvatiche commestibili.
Frassino
Frassino (china europea), Fraxinus Excelsior-oleacee. RICONOSCIMENTO: elegante albero (30 m)dalla corteccia grigia, inizialmente liscia poi screpolata; la chioma è slanciata, leggera con forma ovale o colonnare. Le foglie, con lungo peduncolo e opposte, costituite da 5-7 paia di foglioline appaiate e una terminale a margine seghettato, sono di colore verde intenso nella pagina superiore e più chiare in quella inferiore.
PROPRIETA': tannini (in particolare la corteccia), flavonoidi, cumarine, mannitolo; astringente, diuretico, lassativo. IMPIEGO: vino, infuso e decotto per febbre, stipsi, ritenzione idrica, dolori reumatici,accumulo di acidi urici ed eccesso di colesterolo. A scopo cosmetico si può utilizzare il decotto per lavare il viso, in particolare se affetti da pelle grassa.
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