Carciofo, Cynara Scolymus-composite. RICONOSCIMENTO: erbacea vivace dotata di consistente rizoma cilindrico dal quale si diparte il fusto eretto (1,5 m), scanalato, ramificato e polloni che si rinnovano ogni anno. Le foglie basali sono assai grandi, semplici o pennate, verdi nella pagina superiore e argentee in quella inferiore. I fiori, di colore azzurro, sono raccolti in capolini e compaiono in primavera-estate.
Frequentemente coltivato, sopratutto in Italia centro meridionale e insulare, per la produzione dei capolini. PROPRIETA': presenta glucosidi e tannini ed è molto ricco di cinarina, un principio amaro che lo rende particolarmente utile nei disturbi di origine epatica; agevola coleresi e diuresi. IMPIEGO: tintura, vino e decotto per le disfunzioni epatiche e biliari, contro reumatismi, artriti e gotta.
Il decotto viene consigliato per impacchi e lavaggi in caso di pelle del viso stanca e impura; l'assunzione del carciofo sia nell'alimentazione che come tisana aiuta a mantenere una pelle luminosa. In cucina vengono usati i fiori e le brattee che lo circondano come verdura sia cruda che cotta; crudo è consigliabile sopratutto nella dieta di anemici e rachitici per l'alto contenuto di ferro.
SI UTILIZZA: le foglie raccolte in primavera e il rizoma raccolto in luglio-agosto. Entrambi possono venire essiccati. A uso alimentare i capolini non ancora aperti. AVVERTENZE: se usato cotto come verdura, il carciofo deve essere consumato subito. Poiché ricco di sostanze amare, se ne consiglia l'uso alle donne che allattano.
Camomilla (amarella, matricaria), Matricaria Chamomilla-composite. RICONOSCIMENTO: erbacea annuale con fusto eretto (50 cm), ramificato. Le foglie sono bipennate, di colore verde chiaro, spartite in lacinie sottili. I fiori sono riuniti in capolini lungamente peduncolati; posti su ricettacolo vuoto, sono molto vistosi e presentano un cuore giallo circondato da petali bianchi. La pianta fiorisce da maggio a tutta l'estate.
Si rinviene con frequenza in tutta Italia negli orti, negli incolti, lungo i viottoli e i muri; più frequente nelle zone asciutte. Ampiamente coltivata per le virtù medicinali. PROPRIETA': contiene olio essenziale e sostanze amare; è calmante, nervina, antispasmodica, emmenagoga, carminativa. IMPIEGO: l'infuso dei fiori è un'eccellente calmante dei nervi e agevola il sonno, utile in caso di dolori di stomaco e mestruali, aiuta a superare raffreddore e influenza.
Per uso esterno l'infuso viene usato: per lavare la pelle infiammata, per fare gargarismi utili in caso di mal di gola, per impacchi caldi in caso di coliche epatiche. Il decotto aggiunto all'acqua del bagno sarà di giovamento alle persone ipertese oltre che d'aiuto per decongestionare la pelle; utilizzato per il risciacquo dei capelli dopo lo shampoo ne schiarisce il colore. L'olio viene usato per calmare rossori e infiammazioni della pelle. AVVERTENZE: sconsigliato l'uso a chi soffre di diarrea. Controindicata alle donne in gravidanza, va consumata lontano dai pasti.
SI UTILIZZA: i capolini fiorali raccolti in giornate asciutte e preferibilmente alla sera, a mano o mediante speciali pettini. I fiori vanno esseccati in luogo asciutto e ventilato per evitare la formazione di muffe. CURIOSITA': in passato i fiori essiccati venivano usati come tabacco da pipa. Può essere confusa con la camomilla bastarda (Matricaria inodora), che ha però capolini più grandi e ricettacolo pieno, o con la falsa camomilla (Anthemis arvensis), che però non ne ha il gradevole aroma.
Calendula (calendola, calta, garofano di Spagna, fiorancio), Calendula Officinalis-composite. RICONOSCIMENTO: pianta con radice fittonante a fusto ramificato (50 cm) e ricoperto da peluria. Le foglie sono spesse, lanceolate con margine intero o leggermente dentato. I fiori sono dei capolini con colore variabile dal giallo all'arancione e compaiono in primavera-estate. La pianta strofinata emana un gradevole aroma.
Si rinviene allo stato selvatico nell'Italia meridionale. Alcune varietà sono coltivate anche nei giardini e presentano fiori più grandi e colorati. PROPRIETA': presenta un olio essenziale, acido salicilico, mucillagine e principi amari. E' coleretica, antisettica, diuretica, cicatrizzante, emmenagoga, depurativa e aiuta la sudorazione. IMPIEGO: il decotto aiuta a combattere gli stati influenzali, la tosse e il raffreddore.
L'infuso è consigliato in caso di mestruazioni dolorose, febbre, ulcere e irritazioni cutanee. Il succo e i fiori della pianta possono essere applicati al naturale (o sottoforma di olio e pomata) per agevolare la cicatrizzazione di piaghe piccole e ferite o del fuoco di Sant'Antonio. Il vino alla calendula è ottimo per fare sciacqui contro il mal di denti e nevralgie.L'infuso passato sulla pelle con del cotone per combattere i punti neri e tonificare la pelle; aggiunto all'acqua del bagno decongestiona e idrata.
In cucina può essere utilizzata per la preparazione di insalate e minestre cui conferisce un sapore amarognolo; i boccioli fiorali possono essere conservati nello stesso modo dei capperi o usati per colorare zuppe e risotti al posto dello zafferano. SI UTILIZZA: i fiori, raccolti a seconda della varietà dalla primavera all'autunno. Va essiccata rapidamente per non diminuire le proprietà. A scopo alimentare anche le foglie più giovani. CURIOSITA': secondo la tradizione, se i fiori al mattino rimangono chiusi probabilmente pioverà.
Calamo aromatico (acoro, canna aromatica, calamo vero), Acorus Calamus-aracee. RICONOSCIMENTO: pianta acquatica dotata di rizoma profumato, dal quale si sviluppano lunghe foglie verdi lineari, taglienti, a foggia di spada e uno scapo che porta una spiga composta da piccolissimi fiori giallo-verdastri fittamente appressati.
Fiorisce per tutta l'estate e può superare il metro di altezza. In Italia si rinviene con più frequenza al nord, dalla pianura all'alta collina; vegeta in luoghi paludosi e acquitrinosi. PROPRIETA': oltre a vitamina C e sostanze amare, presenta un alto contenuto di olio essenziale anticonvulsivo, principi amari, tannini e alcaloidi. E' digestivo, carminativo, emmenagogo, tonico e diuretico; aiuta a diminuire il livello di acidi urici nel sangue favorendone l'eliminazione attraverso le urine.
IMPIEGO: come decotto, infuso, in polvere o macerato per combattere inappetenza, in tutti i disturbi derivanti da una cattiva digestione e diarrea. Aggiunto all'acqua del bagno ha effetto rilassante e l'olio essenziale viene molto utilizzato in profumeria. Molto usato anche nell'industria liquoristica. AVVERTENZE: usato in dosi elevate il rizoma fresco provoca vomito. Non va somministrato a donne in gravidanza.
SI UTILIZZA: il rizoma raccolto alla fine dell'estate; pelato e tagliato a fette viene fatto essiccare. La conservazione non è tra le più facili in quanto viene frequentemente infestato da vermi. CURIOSITA': il rizoma, di aroma amaro ma vagamente simile al mandarino, in passato veniva utilizzato per aromatizzare la birra. Secondo la medicina ayurvedica agevola la meditazione. La masticazione di un pezzetto di radice sembra aiuti a perdere il vizio del fumo.
Borsa del pastore, (borsacchina), Capsella Bursa Pastoris-crucifere. RICONOSCIMENTO: piccola erbacea annuale con radice stretta e fittonosa e fusto eretto (40 cm), esile, con brevi ramificazioni. Le foglie basali formano una rosetta e possono presentare il lembo alquanto inciso, quelle cauline sono sessili e lanceolate. I fiori sono piccoli e bianchi, raccolti in un corimbo apicale; compaiono da primavera a fine estate.
Il frutto è una piccola siliqua di forma triangolare simile a un cuore. E' una delle più comuni infestanti dei prati, si rinviene un pò da per tutto dalla pianura alla montagna: lungo i muri, negli incolti, sui sentieri, tra i coltivi. PROPRIETA': presenta tannini, alcaloidi e glucidi; viene usata come emostatica, astringente, ipotensiva.
IMPIEGO: l'infuso e la tintura sono utili in caso di mestruazioni abbondanti, metroragie, varici, cistite, emorroidi e diarrea; sempre con l'infuso si possono fare lavande per la leucorrea; impacchi delle foglie della rosetta basale finemente tritate aiutano la cicatrizzazione di piccole ferite. In cucina può venire impiegata la rosetta fogliare raccolta prima della fioritura, altrimenti presenta un gusto sgradevole. Non è comunque caratterizzata da un sapore eccellente ed è quindi bene usarla sempre abbinata ad altre verdure: ottima con il radicchio selvatico o per frittate campagnole.
SI UTILIZZA: la parte aerea (non le radici) colta durante tutto l'arco dell'anno, benché il periodo migliore sia appena prima della fioritura. Si utilizza fresca o essiccata. AVVERTENZE: controindicata per chi soffre di bassa pressione arteriosa; le dosi vanno scrupolosamente rispettate e si consiglia la somministrazione sotto controllo medico in caso di emorragie di una certa entità.