sabato 23 agosto 2014

Aneto


Aneto (finocchio bastardo) Anethum graveolens-ombrellifere. RICONOSCIMENTO: erbacea annuale dotata di radice fittonante e fusto (50-70 cm) cavo, di colore verde chiaro, solcato. Le foglie sono tri-tetrapennate, con segmenti filiformi lineari dotati di guaina. I fiori di colore giallo sono riuniti in ombrelle e compaiono dalla primavera all'estate. i frutto sono formati da 2 acheni di colore giallo. 
Molto coltivata in tutta Italia per le proprietà aromatiche; allo stato spontaneo si trova in incolti e sui terreni asciutti, dalla pianura alla collina. PROPRIETA': carminativa, anti spasmodica, galattogoga, diuretica, vermifuga. Contiene un olio essenziale, l'anetolo, molto impiegato in campo farmaceutico. IMPIEGO: infuso, polvere dei semi, vino ed essenza. 

Per combattere l'aerofagia, il meteorismo e agevolare la digestione basta spargere un pò di semi sopra il cibo. la tisana di semi agevola la secrezione lattea e calma il vomito e il singhiozzo; utile nel trattamento delle coliche dei bambini piccoli; la tisana di radice è ottima per combattere raffreddori e tosse. In uso esterno vengono consigliati sciacqui con l'infuso contro le infiammazioni della bocca. Viene come aromatizzante nella preparazione di liquori, condimenti e pietanze. 
SI UTILIZZA: i frutti (chiamati semi) ricavati dalle ombrelle raccolte a fine estate, fatte essiccare in luogo ombroso e ventilato e battute; anche le radici e le sommità. CURIOSITA': molto simile al finocchio e ad altre ombrellifere aromatiche quali coriandolo e anice, se ne differenzia per l'odore e il sapore più pungente. Tutte queste piante hanno proprietà  pressoché simili e possono quindi essere reciprocamente sostituite in caso di bisogno.

Ambrosia


Ambrosia (chenopodio) Chenopodium Ambrosoides-chenopodiacee. RICONOSCIMENTO: erbacea di pochi centimetri di altezza, con caule eretto, rigido, solcato e angoloso. Le foglie sono alterne, oblungo-lanceolate, dentate. Le foglie, ricche di ghiandole, emanano un gradevole odore di cedronella. Fiorisce in estate con fiori piccoli, insignificanti, disposti in racemi a forma di spiga. Frequente vicino alla discariche, negli incolti, sugli argini e tra le macerie. 
PROPRIETA': presenta chenopodina, olio essenziale, pectina; viene usata come calmante, emmenagoga, carminativa, tonica. IMPIEGO: la polvere dei semi trova impiego sopratutto per evitare le flatulenze e contro i vermi intestinali. L'essenza di chenopodio che si acquista in erboristeria e che viene usata contro i vermi intestinali prevede anche l'impiego di un'altra specie dello stesso genere, C. anthelminticum. 

E' molto usata anche in profumeria per la delicata essenza aromatica. In cucina un pizzico di foglie essiccate aggiunte ai legumi durante la cottura ne evita gli sgradevoli effetti collaterali. Viene usata anche come erba aromatica, ma si raccomanda sempre di impiegarla in dosi ridotte, altrimenti può risultare amara. 
SI UTILIZZA: i semi spesso ridotti in polvere; le foglie, queste ultime senza arrecare al resto della pianta, che presto emetterà nuovi getti. CURIOSITA': un'altra specie dello stesso genere, C.bonus-Henricus chiamato comunemente "buon Enrico", è molto conosciuto come pianta selvatica commestibile. Diffuso in collina e metà montagna, si raccolgono le foglie che vengono utilizzate al pari degli spinaci o i germogli da consumare cotti o fritti.

Altea


Altea (bismalva, malvone, malvaccione) Althea officinalis-malvacee. RICONOSCIMENTO: pianta che può superare il metro e mezzo di altezza, con fusto cilindrico, dritto e robusto, di colore verde talvolta sfumato di rosa. Le foglie sono morbide e di colore verde-biancastro, picciolate, di forma ovale appuntita, irregolarmente dentate e lobate. I fiori, a 5 petali di colore variabile da bianco a rosa, talvolta con tonalità porporine, compaiono in estate. La radice, lunga e carnosa, è di colore giallastro. 
Diffusa in Italia settentrionale e centrale in ambienti umidi e paludosi: Viene coltivata per le sue virtù medicinali. PROPRIETA': è ricca di mucillagini, vitamina A e sali minerali. Ha eccellenti proprietà emollienti, nutritiva, diuretica, cicatrizzante; le viene riconosciuta anche quella ricostituente. In passato era molto stimata, tanto che il nome significa "guarigione". 

IMPIEGO: infusi, decotto e macerati sono efficaci nella cura di bronchiti, faringiti, stati infiammatori e dissenteria; il decotto, con cui in passato si frizionavano le gengive in fase di dentizione, può essere impiegato per gargarismi, risciacqui, compresse, semicupi etc. Con la radice polverizzata si fanno impiastri caldi per curare piccole ferite, piaghe e infiammazioni. 
In campo cosmetico il succo e la polvere della radice e i fiori, possono essere utilizzati per preparazioni idratanti e per combattere la couperose. In cucina ha gli stessi impieghi della malva: le foglie fresche possono essere usate in insalate e minestre. SI UTILIZZA: le radici raccolte in autunno ed esseccate; le foglie fresche o essiccate raccolte a fine aprile, i fiori. AVVERTENZE: non è compatibile con l'alcool ad alta gradazione, con il tannino e il ferro.



Aloe


Aloe, Aloe Vera-liliacee. RICONOSCIMENTO: pianta con grosso e corto fusto legnoso. Le foglie sono succulente e appuntite, con margine spinoso, inizialmente verde chiaro e poi più scure; sono raccolte in una rosetta al centro della quale cresce lo scapo fiorale che porta un racemo di fiori rosso-gialli pendenti. 
E' di origine africana ormai naturalizzatasi nel bacino del Mediterraneo; viene spesso coltivata a scopo ornamentale. PROPRIETA': contiene aloine, saponine e acidi organici. E' colagoga, eupeptica, cicatrizzante e lassativa. IMPIEGO: la gelatina è particolarmente efficace come cicatrizzante per scottature e ferite; assunta in polvere aiuta a regolarizzare la funzione epatica e a ridurre gli scompensi premestruali.

L'aloina è spesso impiegata nella composizione di molti farmaci lassativi. In cosmesi la gelatina viene molto utilizzata come tonico e rivitalizzante della pelle; il succo è utile anche in caso di scottature. 
AVVERTENZE: non va somministrata a donne in gravidanza e ai sofferenti di emorroidi. L'aloe non va consumata con le agavi, pianta di origine americana che non presentano proprietà medicinali ugualmente intossicanti. SI UTILIZZA: Le foglie fresche, per estrarne la micillagine interna in forma di gelatina o  essiccate e ridotte in polvere. 

CURIOSITA': in Egitto, secondo la tradizione, piantare una pianta di aloe davanti alla casa è un modo di assicurarsi felicità e lunga vita. Seppure si faccia in genere riferimento alla sola A. Vera, il genere comprende almeno una decina di altre specie che presentano le stesse proprietà terapeutiche.

Alloro


Alloro (albero dei poeti, dafne, lauro) Laurus nobilis-lauracee. RICONOSCIMENTO: coltivato spesso come cespuglio sempreverde, è in realtà un piccolo albero (10 m). Le foglie lanceolate e coriacee sono ricche di ghiandole resinose e hanno il bordo leggermente ondulato; la pagina superiore è lucida e di colore verde intenso, mentre quella inferiore è di colore più tenue e opaco. In primavera compaiono fiori giallognoli, unisessuati, raccolti in piccoli gruppi a ombrella all'ascella delle foglie. Il frutto è una bacca simile ad una piccola oliva verde, che diviene nero-bluastra con la maturazione ed è molto aromatica. 
Cresce spontaneo nell'area mediterranea; frequente lungo le coste tirreniche, adriatiche ed in Sardegna, e al nord, in prossimità dei laghi. Frequentemente viene utilizzato in giardini e parchi come pianta ornamentale. PROPRIETA': ricco di oli essenziali, è stimolante, diuretico, stomachico, espettorante. Le foglie hanno in particolare, proprietà anti piretica. 

IMPIEGO: l'infuso aiuta la digestione evitando le fermentazioni, combatte i dolori dello stomaco e l'inappetenza. Il decotto in passato veniva raccomandato contro raffreddori e reumatismi (ottimo anche in  questo caso l'olio per frizioni). Utilizzatissimo in cucina come aroma, può essere impiegato per la stessa caratteristica in un bagno profumato (2 manciate di foglie lasciate in infusione per 1 ora in acqua bollente). 
L'olio essenziale viene impiegato per frizioni in caso di dolori reumatici, distorsioni e slogature. SI UTILIZZA: le foglie private del picciolo, raccolte per tutto l'anno (ma più sono giovani più è alto il contenuto di principi attivi) e fatte essiccare al sole; le bacche raccolte in autunno e fatte essiccare in luogo semi ombroso. CURIOSITA': era sacro a Romani e Greci, che lo consideravano l'albero del Dio Apollo; da sempre è simbolo di gloria.



Alchemilla


Alchemilla (alchimilla, erba stella, ventaglina) Alchemilla vulgaris-rosacee. RICONOSCIMENTO: erbacea con fusto esile (40 cm), ascendente-eretto. Le foglie inferiori sono glabre o leggermente pelose, arrotondate, con 7-11 lobi dentati, quelle più alte sono di dimensioni minori e, a differenza di quelle della rosetta basale, presentano un picciolo di dimensioni ridotte o quasi nullo man mano che si sale lungo il fusto.  
In primavera-estate i fiori, piccoli e di colore giallo-verdognolo, formano corimbi poco appariscenti. Molto comune in montagna, ai margine dei boschi, in prati umidi e radune; viene a volte usate per bordure decorative. PROPRIETA': presenta acido salicilico, tannini e saponine, è astringente, febbrifuga, anti diarroica e utile in caso di arteriosclerosi. 

IMPIEGO: decotto o tintura per la cura de leucorrea, mestruazioni abbondanti, perdite ematiche, diarrea; la presenza di acido salicilico la rende utile in caso di mal di testa e forme reumatiche. Per uso esterni impiastri da applicare sulle ferite per detergerle e aiutarne la cicatrizzazione. Può anche essere usata a scopo cosmetico; il decotto dona elasticità alla pelle, aiuta a combattere le smagliature e a schiarire le lentiggini. 
Le foglie fresche possono essere utilizzate per insalate di verdure selvatiche e nelle minestre. In infusione servono a preparare un tè dal sapore particolarmente gradevole. SI UTILIZZA: tutta la parte aerea, raccolta dall'estate all'inizio dell'autunno. Può essere essiccata all'ombra. CURIOSITA': le foglie sono molto gradite dagli animali, in particolare dalle mucche che con il loro consumo aumentano la produzione del latte. Da sempre è stata utilizzata nella medicina popolare per la cura di ferite e lesioni della pelle.