Alchechengi (chichingero, ciliegine, erba canina, palloncino) Pysalis Alkekengi-solanacee. RICONOSCIMENTO: erbacea perenne, con fusto eretto (60 cm), angoloso; le foglie sono picciolate, alterne, di forma ovale e appuntita all'estremità, con margine variabile.
I fiori a stella, di colore bianco-verdastro, sono peduncolati e pendenti all'ascella delle foglie; compaiono dalla primavera all'estate e produce poi in settembre, bacche sferiche, carnose, di un rosso vivace, rivestite da un caratteristico involucro cartaceo che maturando diviene anch'esso rosso-arancio. Abbastanza diffusa in Europa centro meridionale, in Italia è più frequente al nord e al centro, dalla pianura all'alta collina, preferibilmente in pendii sassosi, boschi e macchie di arbusti.
PROPRIETA': ha un contenuto di vitamina C doppio rispetto a quello del limone; è diuretica, rinfrescante, depurativa e febbrifuga. In particolare le bacche vengono usate per abbassare il livello di acidi urici nel sangue e favorirne l'eliminazione attraverso le urine (gotta, reumatismi, calcoli, idropisia), mentre foglie e steli sono antipiretici e depurativi.
IMPIEGO: in decotto, infusione e vino medicinale. Il decotto può essere utilizzato per fare irrigazioni, lozioni o impacchi caldi. Le bacche, un pò asprigne, possono essere mangiate crude o trasformate in gelatine o marmellate. Oggi l'uso alimentare prevale su quello medicinale. AVVERTENZE: le bacche raccolte allo stato selvatico non vanno confuse con quelle di eventuali piante velenose.
SI UTILIZZA: tutta la pianta a scopo medicinale, ma più spesso si raccolgono solo bacche mondate dai calici, raccolte a fine estate-autunno e fatte essiccare. CURIOSITA': le bacche delle specie selvatiche hanno proprietà terapeutiche più marcate di quelle di varietà coltivata.
Agrimonia (erba vettonica, eupatoria, grimonia) Agrimonia Eupatoria-rosacee. RICONOSCIMENTO: erbacea perenne eretta (70 cm) con fusto ramificato solo nella parte finale e ricoperto da peluria; le foglie, disposte in modo alternato, sono imparipennate, verdi sopra e bianche sotto, composte da foglioline ovali con margini dentellati.
Ha fiori riuniti in spighe semplici, di colore giallo, che compaiono in estate. In Italia è abbastanza diffusa dalla pianura alla collina, lungo il ciglio di strade e sentieri, ai margini dei boschi. Alcune varietà selezionate vengono coltivate come ornamentali nei giardini. PROPRIETA': astringente, antinfiammatoria, emostatica, analgesica. Oltre ai tannini di cui è molto ricca (e che ne fanno un'ottimo rimedio contro la diarrea) presenta glicosidi, flavonoidi, vitamine B e K, ferro e olio essenziale.
IMPIEGO: infuso e decotto per combattere emorragie, perdite ematiche, diarrea, disturbi del fegato, infiammazioni di bocca e gola, disturbi delle vie urinarie, diabete, reumatismi e artrite. Particolarmente efficace in uso esterno per l'azione decongestionante e anti pruriginosa: pianta pestata sulla zona colpita da orticarie, dermatiti, foruncolosi; compresse imbevute di decotto per risolvere lussazioni e distorsioni; il decotto aggiunto all'acqua del bagno per scrofolosi infantile.
Non trova impiego in cucina se non per la preparazione di un'ottimo tè, che però è meglio addolcire con un pò di miele. SI UTILIZZA: foglie e sommità fiorite colte non appena inizia la fioritura e poi fatte essiccare in luogo ventilato e all'ombra. CURIOSITA': in passato era considerata anche un ottimo rimedio contro il morso dei serpenti. Il sapore molto gradevole l'ha resa in passato una delle erbe medicinali più amate ed utilizzate.
Aglio, Allium Sativus-liliacee RICONOSCIMENTO: erbacea perenne bulbosa e rustica, il cui fusto (80 cm) porta fino a metà, larghe foglie lineari appuntite, a margine ruvido, e nella parte terminale un'ombrella fiorita avvolta in una brattea che la chiude a guisa di cappuccio. I fiori sono di colore biancastro o rosati. Il bulbo è composto, ricoperto da tuniche e formato da numerosi bulbilli a forma di spicchi. Intensamente coltivato in tutta Italia; altre varietà, quali lo scalogno (A. ascolonicum) e l'erba cipollina (A. schaenoprasum) si rinvengono anche allo stato spontaneo nei prati.
PROPRIETA': oltre a olio essenziale, oligo elementi e sali minerali, il bulbo contiene vitamine: A, B1, B2, PP e C. E' uno dei più potenti battericidi naturali, oltre che espettorante, antisettico e ottimo ipotensivo; stimola il cuore, facilita la circolazione e la depurazione del sangue. IMPIEGO: nel cibo e come infuso o decotto per curare dolori reumatici, catarri bronchiali, vermi intestinali, febbri, influenza e pressione alta. Esternamente può essere utilizzato finemente tritato per senapismi contro nevralgie oppure come cataplasma su calli e verruche; bagni e frizioni con succo fresco; enteroclisma con il decotto per vermi intestinali.
L'estratto viene usato in molte preparazioni farmacologiche contro la pressione alta. Sull'impiego alimentare c'è poco da dire: l'aglio rappresenta forse l'aroma più conosciuto della cucina mediterranea ed è ingrediente indispensabile per numerose ricette. AVVERTENZE: controindicato a chi soffre di pressione bassa, dermatosi, irritazioni allo stomaco e all'intestino, alle gestanti ed ai malati di fegato.
SI UTILIZZA: in genere i bulbi che, dopo la raccolta, vanno lasciati asciugare al sole e conservati in trecce o mazzi in locali asciutti; dell'erba cipollina vengono usate le foglie fresche (essiccate perdono le loro proprietà). CURIOSITA': la tradizione popolare attribuiva all'aglio proprietà afrodisiache, oltre che la capacità di tenere lontani i vampiri e la follia; veniva considerato un rimedio miracoloso, anche in casi di malattie gravissime quali il colera.
Achillea (erba pennina, millefiori, millefoglio, sanguinella, ortica del diavolo, trementina) Achillea Millefolium-composite. RICONOSCIMENTO: erbacea con radice stolonifera e fusto (50-60 cm) slanciato e molto duro. Le foglie sono alternate, finemente pennate, lunghe e assai frastagliate in segmenti lineari acuti. In primavera-estate compaiono i capolini fiorati, di colore bianco e rosato, piccoli e riuniti in vistosi corimbi.
Molto diffusa in tutta Italia in prati incolti e lungo i sentieri; frequentemente assume carattere infestante. PROPRIETA': ricca di olio essenziale, eucaliptolo e achilleina, è vulneraria, antinfiammatoria, antipiretica, stomachica, antispasmodica, sedativa. IMPIEGO: in abbinamento ad altre erbe per la preparazione di infusi da somministrare in caso di influenza, raffreddore e febbre; l'infuso per combattere problemi digestivi e dolori mestruali.
Viene molto utilizzata per uso esterno come cicatrizzante, tanto che in alcune regioni viene anche chiamata "erba dei tagli": cataplasma del succo fresco su piaghe e piccole ferite per disinfettare e aiutare la cicatrizzazione; impacco con il decotto per le emorroidi; succo della pianta fresca sulla parte malata. Molto usata in cosmesi per la pulizia della pelle; una manciata di achillea unita all'acqua del bagno per rilassare e decongestionare la pelle. Il vino di achillea viene usato esternamente contro geloni e screpolature della pelle.
AVVERTENZE: non esporre al sole la pelle bagnata col succo della pianta. SI UTILIZZA: le foglie e le sommità fiorite raccolte in estate durante la fioritura (giugno) e fatte essiccare all'ombra. CURIOSITA': con le stesse proprietà della millefolium nelle zone alpine cresce A.herba-rota, di dimensioni più piccole e con fiori bianchi; è molto aromatica e quindi più adatta ad essere impiegata nella preparazione dei liquori.
Acetosella (agretta, alleluja, melagra, pentecoste, trifoglio acetoso) Oxalis Acetosella-ossalidacee. RICONOSCIMENTO: piccola pianta (15 cm) rizomatosa formata da lunghi ed esili steli che sorreggono foglie a forma di cuore simili a quelle del trifoglio. I fiori presentano 5 petali bianco-rosati con striature più evidenti, e compaiono in primavera (in periodo pasquale, ecco il perché di alcuni suoi nomi popolari). Allo stato spontaneo si rinviene nei boschi umidi di conifere e latifoglie e nei luoghi ombrosi, specie dell'Italia centro-settentrionale.
Spesso è diffusa anche nei giardini poiché molto decorativa, sopratutto durante la fioritura. PROPRIETA': ricca di acido ossalico, vitamina C, mucillagini, è diuretica, dissetante, astringente, depurativa, decongestionante. IMPIEGO: decotto per problemi gastrici ed intestinali, per una cura depurativa del sangue. Compresse di decotto per dermatosi e ascessi cutanei; masticazione delle foglie fresche contro piccole ulcere della bocca. L'assunzione dell'infuso aiuta a mantenere giovane ed elastica la pelle. L'erba fresca può entrare a far parte di insalate primaverili e zuppe, mentre l'infuso servito freddo è un'ottima bevanda dissetante.
AVVERTENZE: per l'alto contenuto di acido ossalico è sconsigliata a chi soffre di disturbi renali, di fegato e intestino. Occorre rispettare scrupolosamente le dosi indicare nelle diverse preparazioni, poiché in dosi eccessive può provocare intossicazioni anche gravi. SI UTILIZZA: radici e foglie ancora tenere, raccolte sopratutto in maggio-giugno. Si utilizza la pianta fresca, poiché con l'essiccazione perde le sue proprietà. CURIOSITA': con l'avvicinarsi del temporale le foglie della pianta si alzano. In passato il succo della pianta veniva usato per togliere dalla biancheria eventuali macchie di ruggine o inchiostro e per lucidare oggetti in rame e bronzo.
Acetosa (erba brusca, lambrusca, soleggiola): rumex acetosa-poligonacee. RICONOSCIMENTO: è una pianta perenne con fusto eretto (90 cm) di colore rossastro ramificato, con foglie grandi, oblungo-ovale, astate, quelle inferiori provviste di un lungo picciolo, le superiori sessili. fiorisce da giugno ad agosto ed i fiori formano pennacchi di colore verde-rossastro, il frutto è avvolto da valve ovate. Molto diffusa in Italia, è frequente nei luoghi erbosi, dalla pianura alla montagna; spesso assume carattere infestante.
PROPRIETA': presenta ferro e potassio ed è particolarmente ricca di acido ossalico (cui si deve il sapore asprigno) e vitamina C; emmenagoga, diuretica e stomachica, la radice in particolare ha proprietà purganti. IMPIEGO: decotto e infuso nella cura di avitaminosi, anemia, per cure disintossicanti e in caso di acne e dermatosi. Per uso esterno, cataplasma delle foglie fresche per ascessi cutanei e punture di insetti; pediluvio con il decotto per favorire la circolazione e decongestionare i piedi. Le foglie fresche possono entrare a far parte di insalate primaverili depuranti.
AVVERTENZE: non va assunta da chi soffre di gotta, reumatismi, artrite, calcoli e iperacidità. Una ingestione eccessiva di foglie fresche può causare intossicazioni anche gravi, specie nei bambini. Non compatibile con acque minerali e contenitori di rame. SI UTILIZZA: la parte aerea (foglie e frutti teneri essiccati) e le radici. la raccolta va effettuata in maggio-giugno, prima della completa fioritura. CURIOSITA': esiste una varietà (R. acetosa hortensis) che viene coltivata negli orti e che presenta un più scarso contenuto di ossalato. Non è quindi velenosa anche in dosi elevate e può essere utilizzata al pari degli spinaci.