Coreggiola
Coreggiola (centinodia, erba dei cento nodi, porcellana selvatica), Polygonum Aviculare-poligonacee. RICONOSCIMENTO: utile pianticella erbacea con fusti prostrati (40 cm) che inturgidiscono in prossimità delle frequenti ramificazioni. Le foglie sono alterne, dotate di una piccola guaina; hanno forma lanceolata con nervatura lungo le pagine inferiori.
In estate compaiono piccoli fiori, di colore verde-biancastro o carnicini, riuniti in prossimità dell'ascella fogliare. Frequente in Italia, spesso assume carattere semi infestante, cresce nei terreni incolti, lungo i bordi delle strade. PROPRIETA': presenta oli essenziali, tannino, sostanze amare; è astringente, diuretica ed emostatica. Il suo uso era certo più diffuso un tempo di quanto non lo sia adesso, sopratutto come anti emorragico e cicatrizzante esterno.
IMPIEGO: infuso e decotto per gotta, mestruazioni abbondanti, diarrea, calcolosi e ritenzione idrica. Compresse imbevute nel decotto per piaghe e piccole ferite; gargarismi con l'infuso per gola e bocca infiammate. Due tazze di decotto al giorno aiutano a combattere la cellulite. AVVERTENZE: come tutte le piante ricche di tannino non va cotto o conservato in recipienti di ferro.
SI UTILIZZA: tutta la pianta raccolta al momento della fioritura; la radice colta in autunno. Può essere essiccata in luogo ombroso e ventilato. CURIOSITA': in passato veniva consigliata la somministrazione del decotto anche in presenza di ulcera gastrica. E' stata a lungo un diffuso rimedio utilizzato dai contadini per gli animali che soffrivano di diarrea e infiammazioni intestinali.
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