lunedì 1 settembre 2014

Cicoria


Cicoria (cicoria amara, radicchio), Cichorium Intybus-composite. RICONOSCIMENTO: perenne ricca di lattice bianco amaro, ha radice a fittone e fusto eretto (1 m) alquanto ramificato. Le foglie basali sono allungate e caratterizzate da profonde incisioni dentate, quelle superiori abbracciano il fusto. In estate appaiono fiori che che sono capolini circondati da ligule di un bel colore celeste intenso. 

Cresce spontanea un po' da per tutto, dalla pianura alla montagna, in luoghi erbosi, prati e terreni asciutti. Numerose sono le varietà derivate dalla specie selvatica coltivate per il consumo alimentare. PROPRIETA': presenta sostanze amare e sali minerali; è depurativa, colagoga, diuretica, stomachica. 

IMPIEGO: come verdura fresca, in infuso o decotto (anche acqua di cottura della verdura) per depurare sangue, reni e fegato, per la stitichezza e problemi digestivi; bagni e impacchi per le affezioni della pelle. La radice cotta e pestata e il succo applicati sulla pelle del viso (o su altre zone) per una maschera rinfrescante, emolliente e decongestionante. In cucina è una verdura molto ricercata per il caratteristico sapore amarognolo e può essere usata lessata o stufata.
 Allo scopo si utilizza la piantina prima della fioritura: recidendola al colletto solo in presenza di molti esemplari, altrimenti limitatevi alla raccolta delle sole foglie esterne così da non danneggiare la pianta. SI UTILIZZA: le foglie prima che la pianta fiorisca; la radice carnosa in autunno, fresca o essiccata. CURIOSITA': la radice torrefatta è uno dei  più tradizionali surrogati del caffè.




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