Luppolo
Luppolo, Humulus lupulus - cannabinacee. RICONOSCIMENTO: perenne con rizoma stolonifero e fusto angoloso (5 metri), volubile, fragile, ricoperto di peli ruvidi. Le foglie sono di colore verde tenero, opposte, ruvide superiormente, dotate di picciolo e palmate. In estate compaiono i fiori; quelli maschili, di colore bianco-verdognolo, sono riuniti in pannocchie ascellari, quelli femminili sono raggruppati in brevi spighe detti coni.
I frutti sono degli acheni grigiastri, ricchi di granellini gialli, che altro non sono che delle ghiandole resinifere dall'odore intenso e dal sapore amaro. Pianta rustica e diffusa, specie in Italia settentrionale, nei luoghi freschi di pianura e collina, nelle radure boscose, lungo le siepi e ai margini dei sentieri. A volte viene coltivata nei giardini come rampicante ornamentale.
PROPRIETA': presenta olio essenziale, luppolino, resine ed un alcaloide narcotico; è un energetico sedativo, emmenagogo, anafrodisiaco, amaro-tonico. IMPIEGO: l'infuso e la polvere sono utili in caso di insonnia, nervosismo, eccitabilità sessuale e inappetenza oltre che per calmare i dolori di stomaco. L'olio essenziale conferisce alla pianta un sapore amarognolo ma piacevole. In cucina vengono impiegati i giovani getti lessati e poi consumati al pari degli asparagi come verdura, in risotti, minestre e salse.
Il maggio utilizzo del luppolo è però certamente quello inerente alla produzione della birra, alla quale viene aggiunto il decotto della pianta per conferire sapore amaro, favorire la chiarificazione ed impedire l'acetificazione. SI UTILIZZA: i coni senza il peduncolo, fatti poi essiccare a strati in luogo ombroso e battuti perché lascino cadere dei granellini (luppolino), che andrà conservato in vasi scuri al riparo dalla luce e per breve tempo. Per uso alimentare si raccolgono i giovani e succosi germogli apicali. AVVERTENZE: gli strobili freschi dell luppolo a contatto con la pelle possono provocare irritazione.
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