lunedì 30 marzo 2015

Lampone


Lampone, Rubus Ideaus - rosacee. RICONOSCIMENTO: arbusto stolonifero con molti fusti (2 metri), inizialmente semplici ed eretti poi, al secondo anno, arcuati e ramificati. Le foglie, verdi nella pagina superiore e bianco-tomentose nella pagina inferiore, sono imparipennate, suddivise in 3-7 foglioline ovate, seghettate. I fiori, bianchi, piccoli, riuniti in grappoli, compaiono al secondo anno in primavera-estate. 
I frutti sono rosa carico giallo oro, appena pelosi, formati da tante piccole drupe strette tra loro. Cresce spontaneamente nelle boscaglie, nelle radure ombrose fino a 2000 metri di quota. viene coltivato con diverse varietà selezionate anche su larga scala per il consumo dei frutti. PROPRIETA': ricco di vitamina C, zucchero, acido citrico, sali minerali, tannino e pectina; è rinfrescante, lassativo, antinfiammatorio, astringente. 

IMPIEGO: infuso, decotto e sciroppo per stipsi, mestruazioni dolorose, per favorire la diuresi e disintossicare l'organismo. Per uso esterno, compresse di decotto di foglie per ragadi ed emorroidi; gargarismi sia con il decotto di foglie, sia con il succo dei frutti per combattere le infiammazioni della gola; compresse imbevute nel succo e lavaggi per infiammazioni cutanee. 
I frutti vengono frequentemente usati per la preparazione di dessert, conserve dolci, aceto e liquori. Benché anche le radici di lampone siano commestibili, il loro utilizzo non è molto frequente; prima di consumarle occorre raschiarle e cuocerle a lungo per farle diventare tenere. SI UTILIZZA: i frutti in estate, allorché sono maturi; i fiori e le foglie fatti essiccare in luogo ombroso e ventilato. CURIOSITA': in passato se ne consigliava la somministrazione alle donne in gravidanza per facilitare il parto e scongiurare il rischio di aborto. 

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