Ontano nero (anche alno), Alnus Glutinosa - betullacee. RICONOSCIMENTO: albero dal fusto diritto (25 metri), con corteccia di colore grigiastro quando la pianta è giovane e che assume tonalità brunastre con il passare degli anni. Nelle zone acquitrinose presenta grosse radici esterne che ancorano l'albero al suolo fangoso. Le foglie, picciolate e di colore verde brillante, sono ovali arrotondate, con margine irregolarmente dentato; la loro caratteristica più evidente è sicuramente la punta, che rientra leggermente all'interno.
I fiori sono riuniti in infiorescenze maschili e femminili e compaiono prima delle foglie; le prime di colore giallo-rossastro sono riunite sotto forma di amenti penduli allungati e vistosi; quelle femminili formano infiorescenze rotondeggianti a forma di pigna e dotate di squame legnose. Diffuso sopratutto al Nord, dalla pianura fino a 1000 metri di quota; predilige le boscaglie umide, le rive dei fiumi, le zone paludose.
PROPRIETA': particolarmente ricco di tannini, viene consigliato come antinfiammatorio, febbrifugo, astringente, cicatrizzante. IMPIEGO: decotto, infuso e macerato per raffreddore, febbre e influenza. Il decotto per: gargarismi contro le affezioni della bocca o della gola; lavaggi di ulcere cutanee e piaghe; irritazioni vaginali per leucorrea. A fini cosmetici si può utilizzare il decotto della corteccia per la pulizia del viso.
SI UTILIZZA: la corteccia dei rami di 2-3 anni raccolta a febbraio ed essiccata al sole; le foglie verdi, raccolte in maggio-luglio ed essiccate all'ombra. CURIOSITA': il legno dell'ontano è particolarmente resistente all'acqua, tanto che veniva usato per la costruzione di palafitte e ponti. In passato la si credeva una pianta maledetta per la caratteristica del legno di assumere una tonalità rossastra appena tagliato.
Ononide (anche arrestabue, bulinaca, stancabue), Ononis Spinosa - papilionacee. RICONOSCIMENTO: cespuglio spinoso, con radice fittonante e fusti inizialmente prostrati e quindi eretti (70 cm), legnosi nella parte inferiore. Le foglie sono alterne, con breve picciolo, composte da tre foglioline lineari-oblunghe, con margine finemente dentato. Dalla primavera all'estate porta fiori rosa riuniti in racemi apicali. Il frutto è un legume di forma ovale.
Frequente nei luoghi incolti, nei terreni asciutti, lungo i sentieri, nei pascoli, nei terreni argillosi. Viene a volte considerata una pianta infestante poiché dotata di radici tenaci. PROPRIETA': presenta principi amari, amido, pectine, olio essenziale e sali minerali; è utilizzata come diuretica e per agevolare l'espulsione di calcoli sia renali che vescicali.
IMPIEGO: decotto, infuso, polvere o tintura per cistiti e, in generale, per depurare e contrastare le affezione dell'apparato genitale urinario; per l'effetto diuretico si dimostra utile anche in caso di reumatismi. Per uso esterno si consiglia il decotto in gargarismi per gola infiammata e gengive sensibili; lavaggi e compresse per i pelli colpite da infiammazioni; come lozione per il vico in caso di acne. I teneri germogli vengono considerati dai buongustai una vera leccornia. Possono essere mangiati crudi (il sapore ricorda vagamente quello delle fave) in insalata, lessati in accompagnamento a formaggi saporiti o in minestre.
SI UTILIZZA: sopratutto le radici raccolte in primavera o autunno, pulite, tagliate a pezzi ed essiccate in luogo ombroso e ventilato; meno spesso le foglie e i fiori. A uso alimentare anche i germogli più teneri, in primavera prima della fioritura. CURIOSITA': pianta cespugliosa e spinosa,dotata di radici profonde, veniva utilizzata per recintare i pascoli del bestiame.
Olmaria (anche ulmaria, regina dei prati), Filipendula = Spiraea Ulmaria - rosacee. RICONOSCIMENTO: erbacea con fusto eretto (1,5 metri), robusto, con sfumature rossicce. Le foglie sono pennate, diseguali, con margine dentato. Da giugno a luglio compaiono i fiori bianco-giallognolo riuniti in infiorescenze piumose.
Poco frequente in Italia centrale e assente nelle zone più tipicamente mediterranee; in settentrione è presente lungo i fossati, i torrenti, nei terreni umidi, fino a oltre i 1500 metri di quota. PROPRIETA': ricca di principi attivi, ferro e magnesio, è diuretica, sudorifera e astringente. Dalla distillazione dei fiori si ricava l'olio di olmaria, rimedio spesso consigliato in erboristeria come diuretico.
IMPIEGO: infuso per reumatismi e gotta, arteriosclerosi, cellulite e tutte quelle affezioni dovute ad accumulo di acidi urici, di cui la prima favorisce l'eliminazione attraverso le urine ed il sudore. L'infuso può essere usato in impacchi e bagni per piedi e mani gonfi. In cucina può essere mescolata ad altre verdure per preparare minestre e zuppe rinfrescanti. Le infiorescenze vengono spesso impiegate per aromatizzare vini dolci ai quali conferiscono un sentore di moscato.
AVVERTENZE: non si deve mai bollire la pianta. SI UTILIZZA: le foglie e le sommità fiorite raccolte a fioritura iniziata e fatte velocemente essiccare. Meno frequentemente le radici raccolte in settembre-ottobre ed anch'esse essiccate. CURIOSITA': nelle regioni centrali e meridionali si rinviene con più facilità F. exapetala, chiamata comunemente erba peperina o filipendula, le cui radici presentano le stesse proprietà dell'olmaria e le cui foglie, tra l'altro, vengono molto apprezzate dagli animali.
Olivo, Olea Europaea - oleacee. RICONOSCIMENTO: albero (10 metri) sempreverde dal caratteristico portamento, con tronco contorto. le foglie sono opposte, di colore verde scuro sulla pagina superiore e argentata sulla pagina inferiore, con forma lanceolata e consistenza coriacea. I fiori, insignificanti, sono di colore bianchiccio e riuniti in racemi. Il frutto è una drupa carnosa di forma ovale, ricca di olio, con all'interno un grosso seme duro. La pianta può superare i 600 anni di vita.
Tipico delle regioni mediterranee a clima temperato, tanto da essere la pianta più rappresentativa dell'intero areale. Cresce e viene coltivato in pianura quanto in collina, in prossimità del mare e dei laghi prealpini. Viene coltivato con diverse varietà per il consumo delle olive da tavola e per la produzione dell'olio. PROPRIETA': ipotensivo, emolliente, lassativo, tonico epatico.
IMPIEGO: l'olio nell'alimentazione viene assunto come rimedio (meglio se a digiuno) per ulcera gastrica, stipsi e calcoli. Il decotto o la polvere delle foglie o della corteccia per reumatismi, gotta e ipertensione arteriosa. Per uso esterno: il decotto può essere impiegato in lavaggi di piaghe e ferite o in compresse per emorroidi; olio assunto per bocca o con enteroclismi per stipsi; ancora olio per massaggiare gengive infiammate. In cosmesi l'olio di oliva viene utilizzato per ammorbidire la pelle e nutrire i capelli. Numerosissimi gli impieghi in campo alimentare sia dei frutti che dell'olio da essi estratto.
SI UTILIZZA: le foglie raccolte per tutto l'anno; la corteccia raccolta in febbraio-marzo o ottobre-novembre; i frutti raccolti da novembre a gennaio. Dai frutti si ricava l'olio di oliva del quale, in campo medicinale e dietetico, si considera solo quello estratto con pressione a freddo. AVVERTENZE: se si usa l'olio di oliva come rimedio, si raccomanda di scegliere un prodotto di qualità, meglio se di prima spremitura a freddo, le cui proprietà non sono quindi state alterate dal processo di produzione.
Noce, Juglans Regia - juglandacee. RICONOSCIMENTO: albero (20 metri) vigoroso, con portamento possente e ramificazioni solide, corteccia di colore grigio-cinerognolo che tende a screpolarsi con l'invecchiamento. Le foglie, piuttosto grandi, sono imparipennate e composte da 7-9 foglioline. In primavera compaiono i fiori: di colore verdastro e riuniti in amenti pendenti quelli maschili, raggruppati in 2-5 alle estremità dei rami quelli femminili.
Il frutto è una drupa ovoidale, la noce, ricoperta di un mallo polposo verde all'inizio, scuro e oleoso a maturazione. Tipico delle zone montane, il noce viene frequentemente coltivato sia in ambiente alpino che appenninico, dai 500 ai 1000 metri di quota. PROPRIETA': ricco di vitamina A, PP e gruppo B, oli e tannino sopratutto; è nutritivo, tonico, stimolante, stomachico, blandamente lassativo (la corteccia).
IMPIEGO: l'infuso, sciroppo o vino per anemia e stanchezza, rachitismo, digestione difficile e depurazione dell'organismo. Molti sono gli usi esterni: succo del mallo contro leucorrea ed infiammazioni vaginali; gargarismi con l'infuso per infiammazioni di bocca e gola o impacchi e lavaggi per crosta lattea, irritazioni della pelle, infiammazioni degli occhi. tra gli usi cosmetici; infuso per lavare capelli contro forfora e caduta; nell'acqua del bagno per tonificare e ammorbidire la pelle. Il frutto secco viene utilizzato in cucina per il consumo tal quale e la preparazione di dolci e liquori.
SI UTILIZZA: le foglie raccolte in estate e fatte essiccare in luogo semi-ombroso; il mallo fresco, quando è ancora verde; i frutti, ossia le noci, raccolte in ottobre e fatte essiccare per un certo periodo prima di consumarle. AVVERTENZE: non si deve associare il noce con altri rimedi, se non dietro prescrizione medica. E' infatti incompatibile con taluni vegetali. Le noci e l'olio di noce non vanno conservati a lungo perché soggetti ad irrancidimento.
Nepetella (anche calaminta, mentuccia), Calamintha Officinalis - labiate. RICONOSCIMENTO: erbacea con rizoma stolonifero e fusti eretti (30 cm), esili e ramificati; le foglie, dotate di picciolo, sono opposte, ovali, con margine dentato quelle superiori, di forma tonda quelle inferiori. Da giugno ad agosto porta fiori di colore rosa intenso, riuniti in piccoli gruppi. Tutta la pianta presenta un aroma simile a quello della menta.
Frequente sia in pianura che in montagna (1500 metri) nei luoghi freschi e ombrosi, nei terreni incolti; spesso forma ampie colonie. PROPRIETA': presenta oli essenziali, mucillagine, tannino, sostanze amare; è carminativa, tonica, antispasmodica.
IMPIEGO: ha gli stessi impieghi della menta, l'infuso è utile per tutti i problemi legati alla cattiva digestione, oltre che per dolori al ventre, vertigini, disturbi bronchiali. L'infuso può essere aggiunto all'acqua del bagno per un effetto tonico e stimolante o utilizzato (allo stesso scopo) per tamponare la pelle del viso. In cucina viene usata per aromatizzare carni e verdure.
SI UTILIZZA: foglie e sommità fiorite, raccolte nel momento della fioritura, legate in fasci lenti e fatte essiccare in luogo ombroso e ventilato. CURIOSITA': si crede abbia effetto afrodisiaco e a questo scopo si confeziona un vino in cui viene associata a cannella, chiodi di garofano e vaniglia.
Mugo (anche pino nero, pino montano), Pinus Mughus = Mugo - conifere. RICONOSCIMENTO: pino dioico a crescita lenta che può presentarsi sia come un arbusto contorto e adagiato sul terreno, sia come un albero (20 metri) con più fusti. Ha tronco robusto, ramoso e contorto, con corteccia grigio-brunastra. I rami sono irregolari e portano foglie aghiformi, persistenti, dure, lunghe, a fascetti di due, di colore verde scuro.
I coni, bruni e legnosi, sono di forma ovale-conica, lunghi 3-5 cm, quasi privi di peduncolo e con squame ricurve. Fiorisce in primavera. Specie molto rustica, è comune su montagne non eccessivamente alte, sopratutto alpine, di preferenza su terreni impervi, ghiaiosi e pietrosi, anche esposti a temperature rigide e forti venti. PROPRIETA': ricco di olio essenziale (da cui si estrae il mugolio molto usato in cosmesi e farmaceutica), sali, tannino e gomma; viene sopratutto utilizzato come balsamico, fluidificante, antisettico, espettorante.
IMPIEGO: infuso o sciroppo per le affezioni delle vie respiratorie, asma e bronchiti, ma anche per le infiammazioni dell'apparato urinario e per agevolare la diuresi. Per uso esterno inalazione dei fumi per liberare i bronchi; bagni e gargarismi per disinfettare bocca, gola e pelle infiammata. L'aggiunta dell'infuso all'acqua del bagno purifica e deodora la pelle.
SI UTILIZZA: le gemme; le cime più tenere con le foglie raccolte in primavera-estate. CURIOSITA': il mugolio, cioè l'essenza estratta dal mugo, viene particolarmente utilizzata dall'industria cosmetica per la profumazione di prodotti detergenti. In natura svolge un'importante azione di assestamento nei terreni pietrosi e frananti.
Mirtillo, Vaccinum Myetillus - ericacee. RICONOSCIMENTO: piccolo arbusto (50 cm) semi-legnoso da cui si dipartono fusti eretti ramificati con foglie ovate, alterne, dotate di breve picciolo e margine finemente dentato. In primavera, alla comparsa delle foglie, fiorisce con fiori peduncoli di colore verdastro con sfumatura rosa.
Il frutto è una bacca rotondeggiante, grossa come un piccolo acino, carnosa, di colore nero-violaceo e ricoperta da una pruina azzurrina. Abbastanza frequentemente nei boschi montani e subalpini fino a oltre 2000 metri di quota. PROPRIETA': particolarmente ricco di vitamina A e C, acidi organici, tannino e sali minerali, è astringente, disinfettante, antinfiammatorio.
IMPIEGO: il frutto fresco, l'infuso e il decotto per la diarrea, arteriosclerosi; il vino viene consigliato in caso di debolezza. Per uso esterno bagni e semicupi con il decotto di foglie per emorroidi; gargarismi con il decotto o con il succo delle bacche per infiammazione della bocca e della gola. Il decotto per la pulizia del viso per contrastare i punti neri e i pori dilatati; aggiunto all'acqua del bagno ha un effetto astringente. I frutti sono molto usati in cucina sia per il consumo fresco sia come ingrediente per la preparazione di dolci, conserve e liquori.
SI UTILIZZA: le foglie fresche o essiccate; le bacche raccolte a perfetta maturazione. AVVERTENZE: l'uso prolungato delle foglie può essere pericoloso. Non confondere i frutti con altri vegetali velenosi, come il mirtillo palustre (V. uliginosum). CURIOSITA': per la produzione alimentare si coltivano in genere il mirtillo gigante (V. corymbosum), con frutti grossi il doppio della specie selvatica, o il mirtillo rosso (V. vitis-idaea).
Menta, Mentha piperita - labiate. RICONOSCIMENTO: erbacea (70 cm) con radice biancastra, stolonifera e ricca di rami con foglie oblungo-lanceolate, opposte, brevemente picciolate con margine dentato. Fiorisce in tarda primavera-estate con fiori rosso-rosati, riuniti in spighe. Presente allo stato selvatico, viene coltivata anche su larga scala per l'utilizzo terapeutico e cosmetico.
Abbiamo trattato la piperita perché tra le mente è certamente quella più coltivata a scopo terapeutico, ma anche altre specie dello stesso genere -- M. spicata, M. rotundifolia, solitamente più diffuse allo stato spontaneo -- presentano le stesse proprietà medicinali. PROPRIETA': ricca di oli essenziali, resine e sostanze amare, è espettorante, carminativa, digestiva. Il mentolo, presente nell'olio essenziale, può essere usato come anestetico.
IMPIEGO: essiccata e sparsa sul cibo ne facilita la digestione; infuso e tintura per nervosismo, dolori ventrali, diarrea e mestruazioni irregolari; il tè di menta è digestivo e rinfrescante. Gargarismi con l'infuso sono utili per disinfettare bocca e gola. in unione a bicarbonato di sodio e di calcio per una pasta dentifricia utile alla pulizia dei denti e profumare l'alito. Si consigliano i lavaggi con l'infuso per decongestionare il viso e combattere la pelle grassa.
Oltre all'industria cosmetica, l'essenza viene spesso sfruttata da quella farmaceutica per rendere gradevoli medicinali di cattivo sapore. Per aromatizzare le pietanze è meglio preferire le altre mente, tralasciando la piperita che ha un aroma troppo marcato. Quest'ultima viene piuttosto usata per liquori, bevande e prodotti dolciari. SI UTILIZZA: si raccolgono le foglie e le sommità fiorite. Può essere essiccata in luogo ombroso e ventilato. AVVERTENZE: non assumere l'essenza in forti dosi.
Melissa (citronella, cedronella), Melissa Officinalis - labiate. RICONOSCIMENTO: erbacea perenne dal portamento cespuglioso, con rizoma orizzontale e fusto (80 cm) ramificato alla base, quadrangolare e peloso. Le foglie sono picciolate, ovali, pelose, con margine dentato e solcate da numerose nervature. Da maggio ad agosto compaiono i fiori, da prima di colore giallo-biancastri, poi rosati. tutta la pianta al contatto emana un gradevole profumo di limone. Frequente lungo i sentieri, le strade, le siepi e negli incolti.
In passato veniva coltivata come aromatica più frequentemente di adesso. PROPRIETA': ricca di oli essenziali, tannini, sostanze amare, mucillagine e amido; è antispasmodica, carminativa, stomachica, emmenagoga e tonica. IMPIEGO: infuso e vino per vertigini, nervosismo, stimolare l'appetito, facilitare la digestione e in caso di stanchezza eccessiva.
Per uso esterno la melissa è uno stimolante cutaneo; per questa ragione si consiglia di aggiungere l'infuso all'acqua de bagno o utilizzarlo in lozioni per la pulizia del viso o, ancora come detergente intimo. In cucina viene impiegata in piccole dosi per insaporire bevande, insalate fresche, frittate, carne e pesce. Viene anche usata per la preparazione di liquori con proprietà digestive e per aromatizzare l'aceto.
AVVERTENZE: l'essenza pura della pianta è ritenuta stupefacente, ma poco tossica. In piccola quantità può causare torpore e rallentare le pulsazioni cardiache. SI UTILIZZA: le foglie e le sommità fiorite; può essere raccolta ed essiccata in luogo ombroso e ventilato. CURIOSITA': la melissa è uno degli ingredienti della nota Acqua antisterica dei carmelitani scalzi, rimedio utile in caso di insonnia ed eccitazione nervosa.
Meliloto (erba vetturina), Melilotus Officinalis - papilionacee. RICONOSCIMENTO: erbacea annuale con radice a fuso ricca di radichette e cauli fragili, cavi e leggermente angolosi (1 metro). Le foglie, alterne e picciolate, sono composte da tre foglioline obovate e irregolarmente dentate. Dalla primavera all'estate porta fiori gialli, riuniti in pannocchie all'ascella delle foglie superiori.
Il frutto è un legume dal colore con all'interno semi ovoidali. Frequente, dal mare alla collina, negli incolti, lungo le scarpate e i margini dei fossati; a volte assume carattere infestante. Viene considerata pianta da foraggio. PROPRIETA': presenta cumarine, olio essenziale, resine e amido; è antiflogistica, calmante, diuretica, antispasmodica, espettorante.
IMPIEGO: infuso per insonnia, irritabilità, nevralgie, mal di denti, mal di testa. Per uso esterno compresse, lavaggi, gargarismi e sciacqui con l'infuso per palpebre infiammate, infiammazioni di pelle, bocca, gola e naso. In cucina vengono impiegate le sommità (anche fiorite) in gustose insalate a base di erbe selvatiche primaverili.
Poiché ha un aroma particolare, può anche essere usato per insaporire arrosti, frittate, sughi e umidi. SI UTILIZZA: le sommità fiorite non lignificate, raccolte in giugno-luglio e fatte essiccare all'ombra. CURIOSITA': nei campi è presente un'altra specie dello stesso genere - M. alba - ricca di nettare e particolarmente ricercata dalle api.